La città di Agrigento, stretta nella morsa di una crisi idrica senza precedenti, si ritrova oggi a manifestare per il diritto all’acqua, negato dalla gestione inefficace delle risorse da parte della politica locale. La situazione è resa ancor più critica dalla recente decisione del sindaco di licenziare l’intera giunta con un messaggio WhatsApp, senza alcun preavviso, lo scorso 24 luglio.
Mentre la popolazione lotta per un servizio idrico adeguato, il sindaco sembra essere più interessato a organizzare festeggiamenti che a risolvere i gravi problemi della città. Agrigento, che si era candidata a città italiana della cultura, si presenta oggi sporca, invasa da erbacce, senza bagni pubblici e priva dei servizi essenziali.
Gli operatori turistici, già in difficoltà, devono far fronte a continue disdette da parte dei turisti, scoraggiati dalle condizioni disastrose della città e dalla mancanza di acqua per i servizi di base come le docce. La situazione ricorda tristemente la “cittaduzza” descritta da Andrea Camilleri, con una amministrazione che sembra incapace di affrontare i problemi reali della comunità.
A distanza di dieci giorni dal licenziamento della giunta, Agrigento è ancora senza un governo operativo. Il sindaco, invece di cercare soluzioni concrete, è accusato di latitanza e di dedicarsi a feste e festini, dimostrando un approccio “gattopardiano”: cambiare tutto per non cambiare nulla. Questa gestione, iniziata con l’insediamento dell’amministrazione Miccichè, ha portato la città a toccare il fondo e a sprofondare ulteriormente.
Agrigento necessita urgentemente di una guida forte e determinata, capace di affrontare la crisi idrica e di restituire dignità e servizi essenziali ai suoi cittadini. La città ha bisogno di un sindaco che lavori per il bene comune, non di un organizzatore di eventi o di un giullare di corte.
**Report Sicilia** continuerà a monitorare la situazione, fornendo aggiornamenti sulle azioni (o inazioni) del sindaco e sulle condizioni di vita dei cittadini agrigentini, nella speranza che si possa finalmente trovare una soluzione alla crisi che affligge la città.