AGRIGENTO – Con la determinazione n. 888 del 15 settembre 2025 il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ha aggiudicato definitivamente all’Associazione Proloco Agrigento il progetto “Info Point Diffusi”, inserito nel dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025
Determina+Dirigenziale+2025-888
Il costo complessivo è di 42.700 euro IVA inclusa, aggiudicato per 35.000 euro più IVA, con copertura finanziaria a carico della Fondazione Agrigento 2025. L’iniziativa, già prevista nel dossier del 2023, avrebbe dovuto creare punti informativi diffusi sul territorio per accogliere i visitatori e accompagnarli negli eventi dell’anno da Capitale.
Il paradosso del tempismo
Siamo al 15 settembre, praticamente a fine estate e a ridosso della conclusione dell’anno di Capitale della Cultura.
La domanda è inevitabile: quale utilità reale potrà avere un servizio del genere attivato solo a ottobre, quando la stagione turistica è ormai chiusa e i flussi principali di visitatori sono già passati?
Un progetto che doveva potenziare l’accoglienza diventa così un intervento tardivo, privo di impatto concreto, e rischia di trasformarsi in un semplice atto formale, utile solo a giustificare la spesa.
I rilievi della Corte dei Conti
Proprio la Corte dei Conti, nei giorni scorsi, ha sollevato pesanti osservazioni sull’intero impianto di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Nel referto istruttorio sono stati messi in evidenza:
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l’assenza di un sistema di controlli interni capace di prevenire e correggere gli scostamenti tra gli obiettivi e i risultati;
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la mancanza di strumenti di verifica della congruità dei costi contrattuali, soprattutto in relazione alle peculiarità delle attività culturali e di spettacolo;
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l’assenza di evidenze sulla misurazione dei risultati ottenuti, sia in termini di ritorno economico che di efficacia per la città.
In questo quadro, gli Info Point Diffusi appaiono come un esempio lampante di spesa fuori tempo massimo: soldi pubblici investiti in un progetto che arriva quando ormai la sua funzione è quasi azzerata.
Sprechi e occasioni mancate
La vicenda dimostra, ancora una volta, come Agrigento rincorra gli eventi senza una visione strategica.
Invece di pianificare per tempo e mettere i servizi al centro dell’anno da Capitale, si assiste all’ennesimo intervento che rischia di pesare più come voce di bilancio che come beneficio per la comunità.
Un esempio di come non si dovevano spendere i soldi, che conferma i dubbi della Corte dei Conti e rafforza la percezione di un’occasione storica trasformata in un catalogo di ritardi, sprechi e promesse non mantenute.

