Agrigento, 9 gennaio 2025 – La Città della Valle dei Templi torna sotto i riflettori per una vicenda di abusivismo edilizio. Con il provvedimento n. 01 del 08/01/2025, il Comune di Agrigento ha emesso un’ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi per un parco giochi realizzato in assenza di titoli abilitativi su un lotto di terreno sito in Via Lago Pergusa. La struttura, identificata come “Gigantilandia”, è stata al centro di verifiche da parte del Settore V – Territorio e Ambiente.

I dettagli del caso

Le verifiche, condotte il 26 giugno e il 7 ottobre 2024, hanno accertato la presenza di opere abusive su un terreno di proprietà delle ditte Montana Lampo Alessandra, Giuseppe e Michelina, locato ai signori Denis Giganti e Alfonsa Fonti, rispettivamente responsabili della gestione del parco giochi.

Tra le opere individuate:

  • Una tensostruttura in PVC con scivoli, gonfiabili e arredi, destinata a bambini.
  • Bagni chimici mobili anche per disabili.
  • Un caravan di grandi dimensioni, tettoie in legno, una roulotte, un semirimorchio senza motrice, un container e aree pavimentate in erba sintetica.

Queste installazioni sono state collocate senza i necessari titoli abilitativi e in un’area con vincolo sismico.

Il provvedimento del Comune

Il Comune ha ordinato ai proprietari e ai conduttori di:

  1. Demolire le opere abusive e ripristinare lo stato dei luoghi entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento.
  2. Affrontare sanzioni che vanno dai 2.000 ai 20.000 euro in caso di mancato rispetto del termine, come previsto dall’art. 31 del DPR 380/2001.
  3. Affrontare l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere e delle aree circostanti in caso di inottemperanza.

La questione dell’abusivismo ad Agrigento

Questo episodio riaccende il dibattito sull’abusivismo edilizio ad Agrigento, dove i controlli sembrano essere rigidi nei confronti dei privati. Tuttavia, emerge una contraddizione: numerose associazioni, tra cui il Codacons, hanno segnalato irregolarità su opere pubbliche – come nel caso della “Villa del Sole” – senza ottenere lo stesso livello di intervento da parte delle autorità.

La necessità di equità e trasparenza

La vicenda evidenzia l’urgenza di un approccio equo nella gestione dell’abusivismo. Se da un lato le istituzioni agiscono tempestivamente contro i privati, dall’altro sembrano meno pronte a intervenire quando le opere irregolari riguardano il settore pubblico.

Le associazioni cittadine chiedono chiarezza e uniformità nell’applicazione delle normative, per garantire il rispetto della legalità e della fiducia pubblica nelle istituzioni.

Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, deve affrontare con trasparenza queste sfide per consolidare un’immagine di città modello e di legalità.

l’atto del comune : Ingiunzione+omissis+Giganti

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