Ad Agrigento è iniziata questa mattina l’installazione del nuovo albero natalizio a Piazza Stazione. Dopo la vicenda dell'”albero del fallimento”, montato e smontato nel giro di pochi giorni, il Comune ci riprova, questa volta con una piattaforma di 25 metri quadrati (5×5 metri) che fungerà da base per il nuovo albero.
La piattaforma, tuttavia, non passa inosservata per un altro motivo: l’installazione invade infatti due corsie di Piazza Stazione per alcuni metri quadrati, restringendo la carreggiata in una zona già trafficata e caotica. Nonostante ciò, l’amministrazione comunale ha dichiarato di assumersi la responsabilità di mantenere libere le corsie per la circolazione, cercando di garantire che i lavori non interferiscano con il normale flusso di veicoli. Una promessa che, però, non convince tutti, considerando l’impatto visivo e logistico del cantiere.
La scena, con il sindaco Francesco Miccichè, gli assessori e il loro “cerchio magico” intenti a presidiare la piazza, ricorda più la supervisione di un grande progetto innovativo che l’allestimento di un albero natalizio. L’atmosfera di solennità mal si concilia con le critiche già sollevate nei giorni scorsi, quando il precedente albero era stato smontato in seguito a una valanga di polemiche per il suo aspetto discutibile.
In molti si chiedono se fosse davvero necessario concentrare così tante risorse e attenzione su un albero, mentre la città si trova a fronteggiare problemi ben più urgenti, come la crisi idrica, il degrado urbano e la mancanza di servizi. Piazza Stazione, in particolare, rimane simbolo di abbandono e incuria, e non è chiaro se questo intervento possa rappresentare un reale passo avanti.
L’iniziativa, nata per portare un tocco di festività, rischia quindi di trasformarsi nell’ennesimo motivo di dibattito sull’operato dell’amministrazione, accusata di preferire interventi di facciata piuttosto che affrontare i problemi strutturali della città. Agrigento attende il suo albero, ma il malcontento sembra destinato a crescere. Riuscirà questa installazione a riscattare l’immagine dell’amministrazione o sarà l’ennesima occasione mancata?