AGRIGENTO – Tra applausi, commozione e discorsi solenni, questa mattina ad Agrigento si è svolta la cerimonia di intitolazione del parcheggio pluripiano di via Empedocle al compianto Gianni Tuttolomondo, già consigliere e assessore comunale. Un momento toccante, alla presenza delle autorità, dei familiari, di tanti cittadini e delle massime cariche istituzionali del territorio.

Ma mentre il sindaco Francesco Miccichè e l’assessore alla Viabilità Carmelo Cantone celebrano la memoria dell’ex assessore con parole piene di gratitudine e riconoscenza, la realtà urbana smentisce clamorosamente la retorica istituzionale. E lo fa con un’immagine che lascia indignati.


Lo stallo per disabili? Distrutto, dissestato, impraticabile

In pieno centro città, in un’area di sosta riservata ai portatori di handicap, si presenta una scena indegna: pavimentazione divelta, basolato sconnesso, buche, sabbia e pietre ovunque. Una trappola urbana, pericolosa e offensiva, proprio per chi avrebbe diritto ad accessibilità e sicurezza.

La foto – che pubblichiamo – mostra in modo inequivocabile la distanza tra parole e fatti, tra celebrazioni pubbliche e il rispetto concreto di chi si vuole onorare.


Il paradosso: celebrare Tuttolomondo, ma dimenticarne l’impegno

L’ex assessore Gianni Tuttolomondo, a cui oggi è stato intitolato il parcheggio multipiano, si è battuto in prima linea per i diritti delle persone con disabilità. Eppure, proprio uno degli spazi da lui voluti e difesi versa oggi in condizioni vergognose.

A cosa serve intitolare un parcheggio alla memoria di un uomo che ha lottato per l’inclusione, se poi si abbandonano gli spazi dedicati ai più fragili? Che valore hanno le promesse istituzionali, se nemmeno uno stallo per disabili viene mantenuto in condizioni dignitose?


“Fate almeno questo, per rispetto dei vivi”

Il rispetto per i morti si misura anche dal rispetto che si ha per i vivi. E allora non bastano le targhe, non bastano le cerimonie, non bastano i discorsi commossi. Serve coerenza. Serve manutenzione. Serve un’amministrazione capace di tradurre la memoria in azione concreta.

Chi guida una città non può limitarsi a tagliare nastri o farsi fotografare accanto a una targa. Deve camminare per le strade, guardare dove poggiano le ruote di una carrozzina, capire cosa significa davvero inclusione.

Report Sicilia si unisce al grido silenzioso di chi ogni giorno affronta barriere e indifferenza.
Fate qualcosa. Subito. Per rispetto di Gianni Tuttolomondo. E soprattutto per rispetto di chi oggi vive, e ha diritto a non essere umiliato.

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