Dopo anni di opposizione “responsabile e attenta”, la Democrazia Cristiana di Agrigento, con il segretario cittadino Maurizio Buggea, interviene con una presa di posizione netta sull’attuale fase politica e amministrativa.
“In questi anni abbiamo scelto di osservare, con rispetto e senso delle Istituzioni, l’operato dell’Amministrazione comunale, riservandoci valutazioni puntuali e mai pregiudiziali. Abbiamo preferito far parlare i fatti, mantenendo un ruolo di opposizione responsabile e attenta, con l’unico obiettivo di contribuire – per quanto possibile – al bene di Agrigento” – esordisce Buggea.
Ma oggi il giudizio è senza appello: l’esperienza amministrativa di Francesco Miccichè viene definita “giunta alla fine del suo ciclo”.
“Non è più una questione di singole scelte sbagliate o di carenze operative – pur se evidenti e reiterate –, ma di una mancanza complessiva di visione, di capacità di costruire fiducia, coesione e prospettiva”.
Secondo la DC, l’uscita di Fratelli d’Italia dalla Giunta non rappresenta soltanto una crisi interna alla maggioranza, ma il segnale politico definitivo del fallimento di un progetto che aveva suscitato grandi speranze nel 2020.
“Oggi non celebriamo il fallimento altrui, ma lo leggiamo come un segnale che Agrigento ha bisogno di ritrovare sé stessa, di ripartire” – prosegue Buggea.
Da qui l’appello diretto al sindaco: “Prenda consapevolezza della situazione e compia finalmente un gesto di responsabilità, restituendo la parola ai cittadini. Dimettersi oggi sarebbe un atto di rispetto verso la città”.
Uno sguardo, infine, al futuro: “Le elezioni del 2026 rappresentano un passaggio cruciale, ma non possiamo aspettare quel momento senza prepararci. È necessario creare da subito uno spazio di confronto tra le forze civiche, le realtà associative, i cittadini attivi e tutte quelle energie sane che credono in una Agrigento diversa: più giusta, più curata, più viva”.
Buggea conclude ribadendo che la Democrazia Cristiana è pronta a fare la propria parte, “mettendo a disposizione idee, esperienza e spirito di servizio, nella convinzione che Agrigento possa e debba rinascere. Insieme”.

