Il recente provvedimento del Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, di revocare in blocco gli incarichi degli assessori della Giunta Comunale, ha sollevato non poche polemiche. Dietro a motivazioni apparentemente logiche e orientate al bene della città, si cela un atto che rischia di trasformarsi in una clamorosa beffa politica.
La Determina Sindacale: Motivazioni e Contraddizioni
Il Sindaco Miccichè, nella sua determina sindacale datata 22 luglio 2024d.s 73-2024, ha evidenziato la necessità di un rilancio dell’azione amministrativa per perseguire con unità e rinnovato vigore il programma politico. Tuttavia, a distanza di soli sette giorni, voci insistenti indicano che il primo cittadino sarebbe pronto a rinominare l’80% degli assessori precedentemente revocati. Si parla di un ritorno di sette su nove componenti della giunta, rendendo di fatto il provvedimento iniziale un mero esercizio di facciata.
Un’Azzeramento di Facciata
Le motivazioni addotte dal Sindaco – una riflessione e un nuovo impulso alle attività politiche – appaiono oggi come uno schermo dietro cui si cela una manovra politica di poco conto. L’atto di revoca, che doveva fungere da stimolo per una rinnovata attività di riflessione, rischia di rivelarsi un semplice strumento per guadagnare tempo e, in ultima analisi, per riportare in sella la stessa squadra di governo. Questo rimpasto fittizio getta ombre sull’intera gestione comunale, minando la credibilità delle istituzioni locali.
La Politica Comunale: Una Tragicommedia
Se le previsioni si avvereranno e la maggior parte degli assessori uscenti sarà rinominata, sarà difficile non considerare questo episodio come l’ennesima prova di una politica incapace di rinnovarsi davvero e di rispondere efficacemente alle esigenze della cittadinanza. I cittadini di Agrigento meritano di più: meritano una politica che, oltre a parlare di coesione e unità, agisca concretamente per il miglioramento della città, senza ricorrere a giochi di potere che sanno di vecchio.
Un Appello alla Trasparenza
È necessario un serio esame di coscienza da parte dell’amministrazione comunale. Se davvero si vuole rilanciare l’azione amministrativa, occorre trasparenza e coerenza nelle scelte. I cittadini devono poter fidarsi dei loro rappresentanti, e questo può avvenire solo se le azioni politiche sono supportate da reali cambiamenti e non da mere strategie di sopravvivenza politica.
In conclusione, ciò che appare oggi come un’operazione di rilancio rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol. La politica agrigentina ha bisogno di fatti concreti, non di rimpasti fittizi. La fiducia dei cittadini è un bene prezioso, e mantenerla richiede ben altro che un semplice gioco delle parti.
**Report Sicilia** continuerà a seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda, auspicando che la trasparenza e la buona amministrazione tornino al centro dell’azione politica del nostro comune.