Dopo la denuncia dell’associazione “Nuovo Millennio” guidata da Giuseppe Di Rosa, la Regione Siciliana chiede chiarimenti al Comune di Agrigento. In ballo oltre 1,7 milioni di euro vincolati alla manutenzione di strade e rete idrica, mai utilizzati per riparare le buche e mettere in sicurezza la città.

L’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha avviato un’istruttoria ufficiale nei confronti del Comune di Agrigento, a seguito di un esposto presentato dall’associazione culturale “Nuovo Millennio”, presieduta da Giuseppe Di Rosa, nell’ambito del progetto civico “Tutti insieme per una città normale”.

La nota, firmata dal dirigente del Servizio di vigilanza e controllo sugli enti locali Angelo Sajeva e datata 6 ottobre 2025 16572 – agrigento07655420251006111845, chiede al sindaco di Agrigento di relazionare entro venti giorni sulle presunte irregolarità segnalate, al fine di consentire al Dipartimento regionale di esercitare le proprie funzioni ispettive.

Il procedimento coinvolge anche Prefettura, Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), destinatarie dell’esposto-denuncia.


L’esposto: “Fondi vincolati mai utilizzati per riparare le strade”

Nell’esposto, Di Rosa e le associazioni aderenti al progetto civico segnalano che dai bilanci comunali 2023 e 2024 risultano oltre 1,7 milioni di euro disponibili e vincolati per la manutenzione stradale e idrica, ma che tali somme non sarebbero state destinate ai lavori effettivi di ripristino della viabilità, nonostante le condizioni critiche delle strade cittadine e le numerose segnalazioni di incidenti.

Nel dettaglio:

  • 440.000 euro provenienti dalle sanzioni al Codice della Strada (art. 208 CdS), vincolati alla manutenzione e alla sicurezza stradale;

  • 90.000 euro trasferiti dallo Stato per la manutenzione straordinaria della viabilità;

  • 1.171.648,69 euro destinati nel 2019/2020 alla manutenzione della rete idrica, la cui cattiva condizione contribuisce al degrado del manto stradale.

Nonostante la disponibilità di tali fondi, il Comune avrebbe speso solo 92.754,22 euro, suddivisi in 35.674,70 euro per segnaletica e transenne e 57.079,52 euro per autovetture di servizio, interventi che – pur legittimi – non hanno inciso sul miglioramento della sicurezza stradale.


Le richieste di Di Rosa: “Accertare responsabilità e ripristinare la legalità contabile”

Le associazioni chiedono alle autorità competenti di:

  • accertare se l’amministrazione comunale abbia omesso l’utilizzo delle somme vincolate in violazione dell’art. 208 del Codice della Strada e del D.Lgs. 118/2011;

  • individuare eventuali responsabilità amministrative, contabili e penali di dirigenti e amministratori comunali;

  • verificare se tali omissioni abbiano causato danni a persone o cose, configurando un possibile danno erariale;

  • disporre il ripristino della legalità contabile, destinando finalmente i fondi vincolati alla manutenzione effettiva delle strade.


Di Rosa: “Adesso la Regione faccia chiarezza”

«Ad Agrigento – dichiara Giuseppe Di Rosa – le strade sono un colabrodo e i fondi destinati alla manutenzione restano fermi nei cassetti del Comune o vengono utilizzati per altre spese. È arrivato il momento che la Regione faccia chiarezza e che si ristabilisca il principio di legalità contabile. Non si può continuare a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini mentre le risorse pubbliche restano inutilizzate».


Un segnale forte dalla Regione

Con l’intervento dell’Assessorato regionale delle Autonomie Locali, si apre una fase di verifica importante per la città di Agrigento: per la prima volta, un organo regionale chiede ufficialmente conto dell’utilizzo dei fondi vincolati alla manutenzione stradale, un tema che da anni rappresenta una delle emergenze più sentite dai cittadini.

Agrigento, esposto-denuncia: ignorato l’art. 208 CdS. Il Comune ha 1,7 milioni per le strade ma non spende 1 euro per ripararle. Intanto compra auto nuove

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