Mentre la giunta guidata dal sindaco Francesco Miccichè non riesce a garantire i servizi essenziali, in particolare quelli destinati alle fasce più deboli, si è approvato un provvedimento che vede un aumento delle indennità per i membri della stessa amministrazione comunale GC_176_2024 adeguamento indennità sindaco e giunta. Un gesto che stride fortemente con la situazione critica che i cittadini agrigentini stanno affrontando, e che getta ulteriore ombra su un’amministrazione già segnata da inefficienza e scelte discutibili.

Nel bel mezzo di questa crisi, il Consiglio Comunale ha approvato l’aumento delle indennità per la giunta, senza proferire una parola sulla riduzione delle ore di assistenza agli ASACOM, il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti disabili. Un taglio del 40%, successivamente ridotto al 20%, che comunque continua a penalizzare gravemente i bambini che necessitano di questo servizio fondamentale.

Un’amministrazione che costa, ma non restituisce ai cittadini

Già in precedenza, avevamo sollevato critiche aspre sulla gestione del servizio ASACOM. Grazie a un finanziamento di soli 80.000 euro dal distretto socio-sanitario, il Comune ha evitato un taglio drastico, ma resta evidente che, con una somma aggiuntiva di circa 73.000 euro, il servizio potrebbe essere garantito fino alla fine dell’anno al 100%. Tuttavia, nonostante queste evidenze, l’amministrazione Miccichè ha preferito aumentare le indennità per sé stessa, lasciando le famiglie dei bambini disabili a combattere con un servizio dimezzato.

Secondo dati e rilevazioni pubbliche, l’amministrazione guidata da Miccichè è una delle più costose nella storia del Comune di Agrigento. Le indennità degli amministratori, infatti, costeranno fino a Natale circa 150.000 euro, il doppio di quanto sarebbe necessario per coprire i costi del servizio ASACOM fino a fine anno. Questo squilibrio tra costi della politica e servizi per i cittadini più fragili non può che sollevare un’ondata di indignazione.

L’appello alla dignità: votare la sfiducia

La mancanza di servizi essenziali per le fasce più deboli e l’inefficienza nell’assicurare risposte tempestive ai problemi più urgenti della città segnano un fallimento evidente della giunta Miccichè. Un’amministrazione che ha dimostrato più volte di essere avvezza a fare scelte a danno dei più deboli, avvantaggiando chi siede nei palazzi del potere. Il silenzio complice del Consiglio Comunale su questioni vitali come il servizio ASACOM e l’aumento delle indennità è un segnale di come la politica locale sembri aver perso il contatto con la realtà e le necessità della comunità.

È arrivato il momento che il Consiglio Comunale, nel rispetto della dignità e del ruolo che ricopre, presenti e voti la sfiducia a questa amministrazione. Il popolo agrigentino non merita di essere amministrato da un gruppo dirigente incapace di garantire i servizi minimi, ma pronto a garantire benefici per sé stesso. Agrigento è una città con una storia e una cultura di immenso valore, ma l’amministrazione attuale rischia di far sprofondare la città in un abisso di inefficienza e malgoverno.

Come hanno gridato le mamme e gli operatori durante la manifestazione per gli ASACOM: “Tagliate i privilegi, non i diritti!”.

L’appello è chiaro: è ora di voltare pagina e restituire dignità e servizi alla città di Agrigento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *