Agrigento, il cantiere del “vallone coperto”: chi ha autorizzato la deviazione delle acque? Possibili omissioni nelle valutazioni ambientali

Agrigento –
Mentre l’assessore ai Lavori Pubblici Gerlando Principato continua a dichiarare che nel cantiere di via Piersanti Mattarella “è tutto regolare e conforme alle norme”, le nuove immagini e i video pervenuti in redazione mostrano un intervento che solleva serie perplessità tecniche e ambientali.

Nelle ultime ore, la ditta esecutrice ha coperto il vallone naturale presente da sempre in quell’area, realizzando una gabbia di raccolta delle acque meteoriche e un sistema di canalizzazione artificiale che scarica tramite un tubo di grosse dimensioni immediatamente dopo la galleria ferroviaria dismessa delle Ferrovie dello Stato.

Di fatto, l’intervento ha modificato il naturale deflusso idrico dell’area, convogliando le acque piovane — che in precedenza scorrevano liberamente lungo il vallone — verso un nuovo punto di scarico artificiale.
Una trasformazione del territorio che non può essere trattata come una semplice “opera di urbanizzazione”, ma che rientra a pieno titolo tra gli interventi di regimazione idraulica e drenaggio, soggetti a precisi obblighi di legge.


Tre verifiche indispensabili prima di dichiarare tutto “a norma”

Sarebbe importante accertare, con assoluta trasparenza, se prima dell’autorizzazione e dell’esecuzione dei lavori:

l’opera sia stata sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. 152/2006, che impone tale procedura per opere di canalizzazione, drenaggio o regimazione delle acque;
sia stata effettuata una Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), prevista dall’art. 6 della Direttiva Habitat (92/43/CEE) e dai Decreti Assessoriali regionali n. 36/2022 e n. 237/2023, obbligatoria per opere che possono alterare l’equilibrio idrogeologico di aree anche indirettamente connesse con siti tutelati o appartenenti alla Rete Natura 2000;
sia stato acquisito il parere del Dipartimento Regionale dell’Ambiente, che deve essere consultato preventivamente in presenza di opere idrauliche o con potenziale impatto sul deflusso delle acque.

In assenza di queste verifiche preventive, l’intervento potrebbe risultare non conforme ai requisiti di legge, con conseguenze rilevanti sia sulla sicurezza idrogeologica sia sulla validità delle autorizzazioni edilizie rilasciate.


Il vallone c’è, le foto lo dimostrano

Le immagini e le riprese aeree realizzate da Report Sicilia e dai cittadini mostrano con chiarezza la conformazione naturale del terreno: un vero e proprio vallone, oggi parzialmente riempito e “ingabbiato” da opere di drenaggio in cemento e acciaio.

L’intervento appare volto a cancellare le tracce del corso d’acqua superficiale e a incanalarne il deflusso sotto terra, in direzione della galleria dismessa.
Una scelta che, in mancanza di una chiara e documentata istruttoria ambientale, potrebbe alterare l’equilibrio del sottosuolo, con effetti non prevedibili a lungo termine, soprattutto in caso di precipitazioni intense.


Le responsabilità amministrative

Il permesso di costruire n. 15 del 04/02/2025 porta la firma del dirigente del Settore Urbanistica e Territorio, ing. Alberto Avenia, lo stesso che in passato ha autorizzato altri interventi edilizi oggetto di accese polemiche pubbliche, tra cui il caso Villa del Sole.
Se davvero — come dichiara l’assessore Principato — “tutto è a norma”, allora sarà compito dello stesso assessorato rendere pubblici i pareri VIA, VINCA e ambientali che hanno consentito la realizzazione di tali opere in un’area di evidente delicatezza idrogeologica.


La richiesta di Report Sicilia

Noi non ci sostituiamo ai tecnici né alla politica.
Chiediamo soltanto chiarezza, documentazione e rispetto delle leggi.
Per questo ribadiamo la nostra richiesta al Comune di Agrigento, alla Protezione Civile, al Genio Civile, all’Autorità di Bacino, alla Soprintendenza e al Dipartimento Regionale dell’Ambiente:
convocare immediatamente un tavolo tecnico interistituzionale,
per accertare se le opere in corso siano compatibili con le normative vigenti e con la reale natura del terreno.

Se le verifiche confermeranno la piena regolarità, Report Sicilia sarà il primo a dirlo pubblicamente.
Ma fino a quel momento, continueremo a documentare, passo dopo passo, ciò che le carte non mostrano ma le immagini rivelano: un vallone che esiste, e che è stato coperto.

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