Agrigento è nuovamente sotto i riflettori, questa volta per le recenti dichiarazioni del sindaco Franco Miccichè. Il primo cittadino, già noto per alcune vicende controverse come il “caso SUV” e gli arresti del suo capo di gabinetto e di due suoi consulenti, ha recentemente annunciato un incremento della Tari per finanziare la pulizia della città.

Miccichè ha rivelato queste novità durante una “conferenza civica” focalizzata sui progetti per Agrigento capitale della cultura 2025. Con i cittadini preoccupati per lo stato di degrado urbano, il sindaco ha esposto il suo piano per migliorare il servizio di raccolta rifiuti. “Sono perfettamente a conoscenza della situazione della città, perché la vivo quotidianamente e posso già dire che sono al lavoro per un nuovo bando dei rifiuti che possa vedere la luce già l’1 gennaio”, ha dichiarato Miccichè. Ha aggiunto che il nuovo bando affronterà le criticità del servizio attuale, che ha ereditato dalla precedente amministrazione.

Tra le innovazioni previste, spiccano l’introduzione di un “netturbino di quartiere” e l’affidamento del servizio di diserbo ad una società esterna. Il sindaco ha difeso l’idea dell’aumento della Tari, sostenendo che ai cittadini non dispiacerà pagare 13-14 euro in più se ciò garantisce una città pulita. Tuttavia, questo ha riacceso il dibattito sulla questione del diserbo: molti cittadini ritengono che tale servizio sia già incluso nel contratto di igiene ambientale, mentre altri sostengono che copra solo parzialmente la rimozione delle erbacce.

Nonostante le rassicurazioni del sindaco, la sua gestione viene criticata per la mancanza di una visione chiara e per le ripetute difficoltà a mantenere la città decorosa. L’immagine di un sindaco più attento ai potenti che ai cittadini è difficile da scrollarsi di dosso, e l’aumento delle tasse sembra confermare questa percezione.

Agrigento, che si prepara a diventare capitale della cultura nel 2025, merita una gestione efficiente e trasparente, capace di risolvere i problemi strutturali che affliggono la città e di restituire ai suoi cittadini il decoro che meritano.

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