Il 4 gennaio 2025, in occasione dello Zampogna Fest, Agrigento si prepara a ospitare una delle manifestazioni più attese del periodo natalizio. Tuttavia, la recente ordinanza dirigenziale n. 1/2025 solleva interrogativi sulla sicurezza della viabilità e sull’adeguatezza delle misure prese per gestire un evento che si terrà in una zona particolarmente critica dal punto di vista logistico e urbanistico.

Le disposizioni dell’ordinanza

L’ordinanza, firmata dal dirigente del Settore 7 della Polizia Locale, Giovanni Mantione, stabilisce:

  • Divieto di sosta su entrambi i lati di Via San Girolamo dalle ore 12:00 fino a cessato bisogno, ad eccezione di moto e auto d’epoca partecipanti all’evento.
  • Divieto di circolazione a tutte le categorie di veicoli dalle ore 16:00 fino alla fine della manifestazione.

L’obiettivo dichiarato è garantire la sicurezza dei partecipanti e il rispetto delle norme di circolazione stradale, come previsto dal Codice della Strada. Tuttavia, l’ordinanza non affronta i rischi specifici derivanti dalla conformazione della zona.

Una zona ad alto rischio: la mancanza di vie di fuga

Via San Girolamo, dove si concentreranno le attività dello Zampogna Fest, è nota per la sua conformazione urbanistica, caratterizzata da strade strette e mancanza di percorsi alternativi. Questa criticità pone interrogativi significativi in termini di sicurezza, in particolare in caso di emergenze o necessità di evacuazione rapida.

L’assenza di vie di fuga adeguate potrebbe costituire un grave pericolo per i numerosi visitatori attesi, soprattutto considerando la natura pubblica e affollata dell’evento. Le autorità non hanno ancora chiarito se siano stati predisposti piani specifici per gestire eventuali emergenze, lasciando spazio a dubbi sull’effettiva preparazione logistica.

Critiche e responsabilità

La scelta di concentrare manifestazioni di grande richiamo in un’area così problematica evidenzia una gestione amministrativa che privilegia l’immagine e la promozione turistica a discapito della sicurezza. Non è la prima volta che l’organizzazione di eventi nel centro storico di Agrigento solleva polemiche per l’inadeguatezza delle infrastrutture urbane.

Le critiche mosse da cittadini e rappresentanti locali, come Mario Gallo, sottolineano il rischio di investire risorse pubbliche su iniziative che non tengono conto delle condizioni strutturali del territorio. Gallo, in un recente intervento, ha denunciato l’abbandono di altre aree del centro storico, suggerendo una gestione poco equilibrata e incapace di valorizzare in modo uniforme l’intera città.

Un appello per maggiore attenzione

Con Agrigento al centro dell’attenzione come Capitale Italiana della Cultura 2025, l’amministrazione comunale è chiamata a garantire non solo eventi di alto profilo, ma anche una pianificazione che metta al primo posto la sicurezza e il benessere dei cittadini. Lo Zampogna Fest, pur rappresentando un’occasione per celebrare le tradizioni culturali siciliane, rischia di diventare un simbolo delle contraddizioni che ancora caratterizzano la gestione urbana della città.

In vista dell’evento, sarebbe opportuno un confronto pubblico per chiarire le misure adottate e rassicurare i cittadini sull’effettiva sicurezza della manifestazione. La promozione della cultura e delle tradizioni non può prescindere dalla responsabilità verso la comunità.

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