Agrigento, percettori SFL senza risposte: il Comune li abbandona

AGRIGENTO, 6 marzo 2025Il destino dei percettori del Supporto Formazione e Lavoro (SFL) è sempre più incerto. Con la nuova Legge di Bilancio, il Ministero del Lavoro ha stabilito che chi è iscritto ai PUC (Progetti Utili alla Collettività), tirocini e servizi sociali non potrà più prolungare il beneficio per ulteriori 12 mesi se non frequenta un corso di formazione finanziato dalla Regione Siciliana.

Ma c’è un problema: ad oggi nessun ente ha un corso di formazione attivo. Questo significa che centinaia di percettori SFL ad Agrigento si troveranno senza alcun sostegno economico.

Caos e silenzio dagli uffici comunali

Angelo Ciulla, uno dei percettori SFL, racconta la sua esperienza. Il 11 febbraio 2025, la responsabile dei Servizi Sociali, Dott.ssa Urso, lo ha assegnato a un istituto in via Manzoni come parte del PUC. Tuttavia, il 17 febbraio 2025, l’INPS ha comunicato che chi sta svolgendo il PUC, alla fine delle 12 mensilità, non percepirà più il beneficio, a meno che non avvii un corso di formazione.

“Un corso che non esiste! Ho chiesto alla Dott.ssa Urso come comportarmi, ma non sa nulla. Eppure, continua a inserire nuovi beneficiari negli istituti scolastici e presso il Comune, ignorando totalmente chi si trova senza più un sostegno.” – denuncia Ciulla.

Nonostante le numerose richieste di chiarimenti, nessuna risposta è arrivata né dall’Assessore ai Servizi Sociali, Marco Vullo, né dagli uffici competenti.

📌 Il Comune di Agrigento è stato più volte sollecitato, ma senza risposte concrete.
📌 Il Centro per l’Impiego (CPI) e l’INPS continuano a rimbalzare le richieste, senza offrire una soluzione.
📌 L’Assessore Vullo, contattato via email e cercato in Comune, non si è mai fatto trovare.

Centinaia di agrigentini senza futuro

La situazione riguarda non solo Angelo Ciulla, ma tantissimi altri percettori SFL, che si trovano senza alcuna prospettiva e senza un interlocutore istituzionale.

“Ci rivolgiamo a voi perché i servizi sociali e il Comune ci hanno abbandonato. Chiediamo risposte e soluzioni, perché tra poche settimane saremo senza alcun sostegno.”

Questa emergenza sociale rischia di trasformarsi in una bomba a orologeria. Chi di dovere prenderà finalmente in mano la situazione o lascerà che centinaia di famiglie agrigentine sprofondino nella disperazione?

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