Agrigento e rifiuti ingombranti: perché non attivare subito le isole ecologiche previste dall’appalto?
La recente iniziativa della SRR ATO n. 4 Agrigento Provincia Est, che ha avviato una consultazione preliminare di mercato per individuare operatori qualificati per il trattamento e il recupero di rifiuti ingombranti e durevoli provenienti dalla raccolta differenziata, riapre una domanda cruciale: perché non vengono istituite le isole ecologiche di prossimità già previste chiaramente nell’appalto della raccolta differenziata?
Cosa prevede l’attuale consultazione preliminare?
La SRR ha recentemente avviato una procedura esplorativa Consultazione preliminare appalto ingombranti per conoscere i prezzi di mercato degli operatori siciliani che trattano rifiuti ingombranti come mobili, pneumatici fuori uso, metalli e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Questa consultazione servirà per decidere se prorogare l’attuale contratto con SEAP srl o indire una nuova gara.
Pur trattandosi di una scelta comprensibile, rimane inevasa la questione delle isole ecologiche di prossimità, una misura ben più semplice e immediata, già inserita ufficialmente nel contratto di appalto per la raccolta differenziata e tuttavia mai attivata.
Perché Agrigento non segue l’esempio delle altre città?
Nelle città italiane virtuose, le isole ecologiche di prossimità rappresentano un metodo efficace e sostenibile per gestire i rifiuti ingombranti. Questi spazi dedicati non solo garantiscono decoro urbano e un notevole miglioramento della qualità ambientale, ma generano anche utili economici da reinvestire nella stessa comunità.
Agrigento, invece, sembra ignorare queste buone pratiche, preferendo procedure complesse e onerose come consultazioni preliminari, anziché avviare semplicemente le strutture già previste nell’appalto originale.
I vantaggi delle isole ecologiche di prossimità
Attivare le isole ecologiche di prossimità comporterebbe molteplici benefici:
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Miglioramento del decoro urbano: meno rifiuti abbandonati illegalmente.
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Risparmio sui costi operativi: meno spese per la raccolta straordinaria.
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Introiti economici aggiuntivi: la vendita e il recupero dei materiali conferiti permettono di ottenere ricavi, come avviene in tutte le città che hanno adottato questo sistema.
L’appello alle istituzioni locali
Report Sicilia pone dunque un quesito diretto alla SRR e all’amministrazione comunale di Agrigento: perché non istituire immediatamente le isole ecologiche di prossimità già finanziate e inserite nel contratto originario?
È fondamentale che la città di Agrigento faccia chiarezza, adottando finalmente scelte trasparenti e sostenibili che possano migliorare il benessere ambientale e garantire benefici economici concreti per tutta la comunità.

