Ingresso gratuito sì, ma nessuna organizzazione. Dove sono sindaco e assessori?
Che la prima domenica del mese l’ingresso alla Valle dei Templi sia gratuito, lo sanno tutti. Lo sanno i turisti, lo sanno gli agrigentini, lo sanno i tour operator, lo sanno i parcheggiatori…
E ovviamente, lo sanno anche il sindaco Francesco Miccichè e l’assessore alla viabilità Carmelo Cantone.
Eppure, ogni mese si ripete la stessa storia: assenza totale di controllo, traffico fuori controllo, sicurezza stradale azzerata, parcheggio selvaggio in ogni spazio disponibile. E il tutto a pochi metri da uno dei siti archeologici più importanti del mondo, in piena Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Le immagini documentano la situazione odierna: file chilometriche di auto, spazi verdi calpestati, auto posteggiate ovunque, anche lungo le curve della strada statale e nei pressi delle aree pedonali. Non un vigile urbano in vista, nessun presidio, nessun piano viario adeguato.
Se accadesse un’emergenza, che Dio ci aiuti
È un miracolo se non succede mai nulla. Ma se dovesse accadere un incidente? Se dovesse servire un’ambulanza, un mezzo dei Vigili del Fuoco, un’evacuazione rapida? Dove passerebbero? Chi si prenderebbe la responsabilità?
L’area del parcheggio di Porta V è letteralmente satura. Le corsie di manovra inesistenti. Il traffico veicolare, proveniente dalla zona del Tempio di Giunone e della SS640, ingorgato per ore. A nulla servono le segnalazioni mensili: il Comune fa finta di non vedere.
Le istituzioni tacciono. E intanto, la città ci rimette la faccia
In una città che dovrebbe accogliere con efficienza e dignità i suoi visitatori, la gestione del traffico e dell’accesso alla Valle dovrebbe essere una priorità assoluta. E invece assistiamo, ancora una volta, a un fallimento sistemico.
Non bastano le bandiere della Capitale della Cultura, le mostre, le note stampa. Serve organizzazione, prevenzione, rispetto per il territorio e per chi lo visita.
Per ora, come sempre, ci affidiamo alla fortuna. Ma anche la fortuna, prima o poi, finisce.