Agrigento – Mentre la città si prepara a indossare il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, il capoluogo soffre una crisi idrica senza precedenti, resa ancora più drammatica da una rete idrica in condizioni disastrose. Le perdite d’acqua, visibili in via A. Manzoni e via Tortorelle, sono solo la punta dell’iceberg di un problema che affligge quotidianamente migliaia di cittadini.

Nonostante i 10 milioni di euro anticipati dalla Regione Sicilia per avviare i lavori della nuova rete idrica, i sindaci della provincia, con in testa il primo cittadino di Agrigento, hanno utilizzato queste risorse per altri scopi, senza dare priorità alla risoluzione del problema strutturale.

Acqua preziosa che si disperde nell’indifferenza

Le perdite documentate in due delle principali vie della città rappresentano sprechi di migliaia di litri d’acqua ad ogni turnazione settimanale, mentre i cittadini devono convivere con turni d’erogazione limitati e insufficienti. Le segnalazioni dei residenti, ripetute nel tempo, sembrano cadere nel vuoto, lasciando che il prezioso liquido continui a disperdersi sul manto stradale.

Un sindaco distratto da festeggiamenti e promesse vuote

Ad aggravare il quadro è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, che, nel suo messaggio natalizio, ha evitato ogni riferimento alla crisi idrica e alla mancanza di servizi essenziali. Il sindaco Francesco Miccichè ha preferito concentrarsi su auguri di festeggiamenti prolungati fin oltre il 2025, ignorando le condizioni critiche della città.

“Agrigento non può essere definita una Capitale della Cultura senza neanche garantire l’accesso ai servizi essenziali”, lamentano i cittadini, esasperati dalla situazione.

Una rete idrica che tradisce i cittadini

Agrigento è bloccata da una rete idrica obsoleta e incapace di garantire l’efficienza minima necessaria. Le perdite denunciate non sono solo uno spreco economico, ma anche un danno ambientale inaccettabile, considerando la carenza cronica di acqua nella provincia.

Con un video che documenta le copiose perdite d’acqua, i cittadini hanno voluto denunciare pubblicamente l’inerzia delle autorità e chiedere interventi immediati. Le immagini mostrano veri e propri rivoli d’acqua che scorrono incessantemente, un simbolo dell’incapacità di gestire una risorsa così preziosa in modo responsabile.

Appello per un cambio di passo

In un momento storico in cui Agrigento dovrebbe mostrarsi al mondo come un esempio di cultura e innovazione, la crisi idrica rappresenta un fallimento clamoroso. I cittadini chiedono che i fondi regionali vengano utilizzati in modo trasparente ed efficace, per riparare una rete idrica colabrodo e garantire l’accesso equo e continuativo all’acqua.

La Capitale Italiana della Cultura 2025 non può permettersi di essere ricordata come la città senza acqua. È tempo che il sindaco e l’amministrazione comunale mettano da parte le celebrazioni e si concentrino sui problemi reali, restituendo dignità ai propri cittadini.

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