Ad Agrigento, i lavori per il rifacimento della rete idrica procedono speditamente. Il tratto servito dal serbatoio di Viale della Vittoria è già completato e attualmente in fase di collaudo. È quasi ultimata anche la rete idrica della zona sud della città, in via Manzoni e nelle strade limitrofe collegate, dove gli interventi stanno volgendo al termine con risultati concreti visibili.

Eppure, il passo veloce della ditta si è scontrato con un ostacolo imprevisto — non tecnico, ma amministrativo. Mancano infatti sia le autorizzazioni per aprire nuovi cantieri nei quartieri successivi sia la progettazione esecutiva necessaria per proseguire i lavori. Senza questi elementi, non si può scavare né posare tubazioni.

Un rallentamento sospetto

A questo punto, non è solo inefficienza: il sospetto — fondato quanto siano gravi i ritardi — è che qualcuno stia di proposito rallentando l’opera, ostacolando così un cantiere che fino a ieri sembrava virtuoso.
Ecco che emerge una possibile dinamica perversa: una ditta che corre, e un apparato — uffici tecnici, enti preposti alla vigilanza, i responsabili — che, forse non per caso, frena senza un motivo legittimo, danneggiando i cittadini e rischiando di vanificare i progressi fin qui raggiunti.

Rischi e responsabilità

I ritardi non sono innocui: mettono a repentaglio la conclusione dell’opera, la regolare erogazione dell’acqua e, potenzialmente, anche i finanziamenti già stanziati.
Si attende inoltre il decreto di finanziamento o un nuovo acconto, visto che i fondi concessi in anticipazione saranno presto interamente spesi. Il coinvolgimento di Regione, Comune e AICA è urgente: serve un intervento immediato per sbloccare autorizzazioni e atti progettuali.


Il punto della situazione

  • Completato: tratto servito dal serbatoio di Viale della Vittoria.

  • Quasi completato: zona sud, via Manzoni e strade limitrofe.

  • In attesa di autorizzazioni e progetti: quartieri successivi previsti dal cronoprogramma.

  • Rischio: fermo lavori per mancanza di atti, con danni per cittadini, possibile anche fermo dei lavori in attesa di altri fondi con decreto di finanziamento o nuovo acconto per proseguire.