Agrigento, commemorato il 33° anniversario dell’uccisione del maresciallo Giuliano Guazzelli: presente anche l’arcivescovo Damiano

Agrigento, 33 anni dopo l’omicidio Guazzelli: cerimonia in ricordo del maresciallo ucciso dalla mafia sulla SS115

AGRIGENTO – È stato commemorato oggi, 4 aprile 2025, il 33° anniversario dell’assassinio del maresciallo maggiore Giuliano Guazzelli, detto “il mastino” per la sua tenacia e le sue straordinarie doti investigative.

Guazzelli fu ucciso dalla mafia in un agguato mafioso il 4 aprile 1992, lungo la bretella della Strada Statale 115 tra Villaseta e Porto Empedocle, mentre si trovava a bordo della sua auto.

La giornata commemorativa è iniziata con una messa solenne celebrata dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, nella chiesa di San Calogero, alla presenza della figlia del maresciallo e di numerosi cittadini.

Presenti anche le autorità civili e militari, tra cui il sindaco Francesco Miccichè, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Civiltà, l’assessore alla Polizia Locale Carmelo Cantone, il vicepresidente Vicario del Consiglio comunale Cacciatore e il consigliere comunale Alfano.

Successivamente, la cerimonia si è spostata sul luogo dell’agguato, dove è stata deposta una corona di fiori e il cappellano militare dei Carabinieri, don Salvatore Falzone, ha recitato una preghiera commemorativa, ricordando l’alto valore morale e umano del maresciallo.

“La memoria di Guazzelli è un faro di legalità per le nuove generazioni,” ha detto l’arcivescovo Damiano durante l’omelia.

Il maresciallo Guazzelli è stato una figura chiave nelle indagini antimafia in Sicilia. Il suo impegno costante nel contrasto alla criminalità organizzata lo rese un bersaglio dei clan mafiosi. La sua uccisione resta una delle pagine più dolorose della storia recente di Agrigento.

Anche a distanza di oltre tre decenni, la città continua a stringersi attorno al ricordo del maresciallo, simbolo di integrità, coraggio e dedizione allo Stato.

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