Agrigento ha ricordato degnamente la figura di Giacomo Matteotti uno dei più grandi esponenti del riformismo italiano ed europeo che sacrificò tutto per la libertà e la democrazia. İl centenario del suo assassinio è stato celebrato in tre momenti della giornata di ieri. İn mattinata è stata la scopertura di una lapide marmorea con la quale viene evidenziato il suo martirio. Nella tarda mattinata menti eccelse hanno dedicato bellissime liriche all’uomo del Polesine. Al riguardo si sono avvicendati i poeti agrigentini: Liliana Arrigo, Giuseppina Mira, Vera Di Francesco, Etta Milioto, Enzo Galvano, Giovita Piccillo. Versi bellissimi che si soffermano in modo profondo sulla figura di Giacomo Matteotti, l’ uomo, il politico, il suo tempo . Nel pomeriggio presso la Sala Fazello del Museo ha avuto luogo il convegno nel corso del quale noti studiosi hanno tracciato il cammino politico, umano e professionale del segretario nazionale del partito socialista riformista. A dare indicazioni, testimonianze e profonde analisi sono stati il dr. Salvatore Cardinale, gli avvocati Enrico Quattrocchi e Giovanni Tese’, i professori Enzo Di Natali e Vincenzo Vanadia, l’ex parlamentare Giovanni Palillo. È stata letta, infine, la nota del dott. Rosario Amodeo che riguarda la militanza del padre nel partito socialista e la sua fraterna vicinanza con Giacomo Matteotti. L’importante giornata è stata magistralmente condotta dal presidente del Cepasa dr. Paolo Cilona

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