Agrigento: sanatoria di abusi storici sul suolo pubblico, ma a quale scopo e per chi?
Ad Agrigento, un tema delicato e controverso sta emergendo: la regolarizzazione di situazioni storiche di occupazione abusiva del suolo pubblico. Con la delibera n. 124 del Consiglio Comunale del 16 settembre 2024 e l’avviso pubblico del 12 dicembre 2024, l’amministrazione e il Consiglio Comunale hanno avviato un processo di sanatoria che mira a legittimare attività commerciali che, per anni, hanno operato fuori legge.
Una sanatoria che legittima il passato illegale
L’iniziativa, che formalmente punta a riportare ordine e trasparenza nella gestione del suolo pubblico, di fatto sta sanando abusi storici che hanno caratterizzato la città per decenni. Queste situazioni irregolari, tollerate o addirittura ignorate dalle precedenti amministrazioni, avevano creato un contesto di anarchia in cui:
- L’occupazione abusiva del suolo pubblico era diventata la norma.
- Gli operatori economici regolari si trovavano penalizzati rispetto a chi operava senza autorizzazioni.
- Il decoro urbano e la funzionalità degli spazi pubblici venivano compromessi.
Proliferazione di nuove attività su demanio pubblico
Oltre alla sanatoria in atto, emerge un altro fenomeno preoccupante: il proliferare di attività commerciali su suolo demaniale, con il rilascio di concessioni che permettono la costruzione di strutture di grandi dimensioni. Come già evidenziato in precedenti articoli, sono stati autorizzati locali di oltre 400 metri quadrati su aree demaniali, come nel caso del porticciolo turistico, che da un giorno all’altro acquisiranno un valore economico di centinaia di migliaia di euro.
Questa trasformazione solleva gravi interrogativi:
- Chi sta realmente beneficiando di queste autorizzazioni?
- Con quali criteri vengono rilasciate queste concessioni, e chi vigila sulla loro correttezza?
- È possibile che dietro queste operazioni si nascondano interessi economici legati al voto di scambio?
Un’azione tardiva e ambigua
Questa amministrazione e il Consiglio Comunale sembrano aver scelto una strada apparentemente pragmatica, ma che solleva interrogativi importanti. Perché si è scelto di intervenire solo ora? E soprattutto: a quale scopo e nell’interesse di chi si sta procedendo con queste regolarizzazioni e autorizzazioni?
Una scelta che solleva dubbi
La sanatoria appare come un’operazione che potrebbe:
- Favorire interessi particolari: Le regolarizzazioni rischiano di avvantaggiare specifici soggetti, magari vicini all’amministrazione o ad alcuni consiglieri comunali.
- Compromettere la credibilità delle istituzioni: Legittimare situazioni chiaramente illegali può apparire come un segnale di debolezza o, peggio, di connivenza con un sistema che ha operato al di fuori delle regole.
- Escludere la collettività dal dibattito: Il Consiglio Comunale non ha promosso un confronto pubblico su una questione che riguarda direttamente i cittadini e il tessuto economico della città.
Domande senza risposta
Di fronte a questa operazione, emergono domande legittime:
- Chi beneficia realmente di questa sanatoria e delle nuove concessioni?
- Quali sono gli interessi che si stanno tutelando, e chi ne trae profitto?
- È possibile che queste operazioni siano legate a logiche clientelari o a interessi elettorali?
Conclusioni
La sanatoria rappresenta un passo verso la regolarizzazione, ma il modo in cui è stata concepita e portata avanti solleva dubbi sulla trasparenza e sulla reale volontà di tutelare l’interesse collettivo.
Agrigento merita risposte chiare e una gestione che guardi al futuro, non una legittimazione del passato illegale. È fondamentale che l’amministrazione e il Consiglio Comunale spieghino pubblicamente le motivazioni di questa sanatoria e garantiscano che non si tratti di un’operazione volta a favorire pochi a scapito della collettività.
La domanda resta aperta: a quale scopo e con quale interesse si stanno sanando abusi storici e autorizzando nuove attività su demanio pubblico con un valore economico così significativo?
DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE:Del.+CC+n.+124+del+16.09.2024
AVVISO PUBBLICO: avviso+pubblico+12-12-2024