Cronache da Quarto mondo dalla “ridente” Agrigento e provincia. Un passo indietro prima. Si è soliti tirare in ballo il concetto di “terzo mondo”. Terzo mondo – ci aiuta Wikipedia è un termine geopolitico ed economico riferito agli Stati indipendenti non allineati (indicante usualmente i paesi in via di sviluppo) contrapposti sia al «primo mondo» (paesi democratici e capitalisti che gravitavano nell’orbita degli Stati Uniti d’America sia al «secondo mondo» (Paesi socialisti e comunisti che gravitavano nell’orbita dell’Urss, e che possiedono un’economia ed un indice di sviluppo generale molto arretrato. Il termine fu usato per primo dall’economista francese Alfred Sauvy agli inizi degli anni 50. Già nel 1989 però lo stesso Sauvy prese atto, su un articolo del quotidiano Le Monde, di come l’espressione terzo mondo da lui coniata circa quarant’anni prima fosse diventata inadeguata, perché “…inglobare nello stesso termine i Paesi dell’Africa ed i “4 dragoni” non può certo portare molto lontano”.  Per questo, di recente è stato coniato il nuovo termine di Quarto mondo, per indicare il gruppo dei Paesi più poveri”. Ad Agrigento in particolare si è stati dunque “capaci” di andare oltre il concetto di terzo mondo, basta guardare come vivano i cittadini, tra strade che si allagano, con le fogne che scoppiano, che si riversano in mare dai pozzetti di trattamento. Chissà cosa pensavano stamattina gli automobilisti intrappolati nelle loro auto nel fiume di merda di viale Cannatello.

Un popolo assuefatto alla sofferenza

Come non pensare poi all’acqua erogata a singhiozzo, con turni da… quarto mondo, ogni tanto pure inquinata come accadde giorni fa lungo viale Cannatello. E poi, strade devastate e spesso assassine, come raccontano recenti vicende sulle quali sono in corso indagini da parte della locale Procura della Repubblica. Ad Agrigento il “quarto mondo” lo si vive ogni santo giorno, scoprendo dei bei soldi sperperati per l’anno della Capitale della cultura, con iniziative per pochi intimi, lontani dal popolo. Gli agrigentini nel “Quarto mondo”? Sì e – social a parte – pare ne siano contenti, ormai assuefatti a essere sottomessi, sudditi, incapaci di reagire quantomeno quando è ora di andare a votare, provando a cacciare quelli che fanno allagare le strade, che non sanno tenerle sicure, che non sanno organizzare eventi straordinari (ma neanche ordinari) e che sanno solo gestire clientele e inciuci politici, a tutto danno della comunità che dovrebbero amministrare. Ma che dimostrano straordinario tempismo nel dichiarare discutibili lutti cittadini, ad Agrigento e non solo, quando invece dovrebbero solo fare silenzio e vergognarsi per come tengono le “loro” città. Appuntamento alle prossime cronache, dal “quarto mondo” ovviamente. Che tristezza e che rabbia, per quello che potrebbe essere, ma non lo è mai.

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