La questione dell’abusivismo edilizio ad Agrigento si tinge di paradossi, con un’applicazione della legge che appare fortemente diseguale. Se da un lato i privati cittadini sono costantemente sotto pressione, con ingiunzioni di demolizione e rigore normativo, dall’altro il pubblico sembra poter agire senza limiti, come dimostra l’illegittima costruzione di un asilo sull’area vincolata della Villa del Sole.
Demolizioni e rigore per i privati
Secondo il dossier riportato da Agrigento Notizie, Agrigento è al secondo posto in Sicilia per reati edilizi con 78 casi denunciati nel 2022. Tuttavia, meno del 35% delle ordinanze di demolizione viene effettivamente eseguito. Il Comune e la Procura continuano a emettere provvedimenti contro privati cittadini, spesso per abusi minori come tettoie, pavimentazioni o recinzioni, imponendo la demolizione o il ripristino dei luoghi. Questi numeri riflettono una linea di condotta severa nei confronti dei privati, spesso accompagnata da spese legali e burocratiche per le famiglie coinvolte.
(Fonte: Agrigento Notizie – 8 gennaio 2025.)
Il caso Villa del Sole: l’abuso pubblico “autorizzato”
Mentre ai privati si applica la legge con rigore, l’amministrazione comunale ha ignorato le stesse norme nel caso della Villa del Sole, un’area vincolata dal Decreto Ministeriale del 1957 per il suo valore storico e paesaggistico. Su questa area, protetta dal Piano Paesaggistico della Provincia di Agrigento, il Comune ha autorizzato la costruzione di un asilo in totale violazione delle prescrizioni normative.
Le norme del Piano Paesaggistico prevedono:
- La tutela delle relazioni paesaggistiche e morfologiche tra la città e l’ambiente circostante.
- Il mantenimento dei margini del centro storico e il recupero conservativo degli spazi aperti urbani.
- Il divieto di nuove costruzioni non conformi al contesto storico e ambientale.
Nonostante ciò, la Soprintendenza ha approvato una variante urbanistica illegittima, senza che il Comune adeguasse il proprio strumento urbanistico, come richiesto dalla legge. Questo abuso pubblico rappresenta un precedente pericoloso, che rischia di legittimare un clima di “liberi tutti” nella gestione edilizia della città.
Il doppio standard della legalità
Il sindaco di Agrigento ha spesso dichiarato l’importanza di far rispettare le leggi ai cittadini, ma il caso della Villa del Sole dimostra che queste regole non valgono per l’amministrazione pubblica. Questo atteggiamento ha scatenato l’indignazione della cittadinanza, che vede nella gestione del caso un esempio di abuso di potere e di disprezzo per le norme.
I vincoli storici e paesaggistici della Villa del Sole sono stati ignorati, nonostante:
- La sua classificazione come Centro Storico di origine antica.
- La necessità di tutelare il valore paesaggistico e storico dell’area, riconosciuta come bene pubblico ai sensi del Codice dei Beni Culturali.
Domande senza risposta
- Perché la Soprintendenza ha autorizzato una variante urbanistica non conforme alle normative vigenti?
- Perché il Comune di Agrigento non ha adeguato il proprio Piano Urbanistico al Piano Paesaggistico, come richiesto dalla legge?
- Come può il Comune giustificare l’applicazione rigorosa delle leggi ai privati, mentre lo stesso ente pubblico si rende protagonista di abusi?
Conclusione
Il caso della Villa del Sole rappresenta un simbolo del doppio standard nell’applicazione delle leggi ad Agrigento. Mentre i privati cittadini subiscono le conseguenze di abusi spesso minori, l’amministrazione pubblica sembra potersi muovere al di sopra delle regole, compromettendo il patrimonio storico e paesaggistico della città.
Se Agrigento vuole davvero aspirare a essere un modello di legalità e gestione culturale, soprattutto nell’anno in cui è Capitale Italiana della Cultura, è necessario un cambio immediato di rotta. La tutela del patrimonio deve essere una priorità per tutti, senza eccezioni.
Sonó Agrigentino ma residente all estero ogni volta che vengo x le vacanze incontro la citta le periferie sempre piu sporca strade disastrose piene di buche infrastrutture impraticabili insomma un disastro citta eletta citta Della cultura mi viene da ridere siamo nel 2025 e manca l Acqua una vergogna civilta O si parcheggia doppia fila terza fila Dove sonó i vigili urbani polizia Anno GLI occhi chiusi no vedono niente Signor Sindaco se no e all altezza che si dimetta