Mentre ieri sera ad Agrigento si consumava l’ennesima tragedia stradale, con la morte di Marco Chiaramonti lungo il viale Emporium, in un noto locale del circondario si festeggiava. Attorno a tavoli imbanditi, tra brindisi e sorrisi, si cercava il consenso per il ritorno sulla scena politica dell’ex sindaco Lillo Firetto, alla presenza di gran parte dei cosiddetti “portatori di interesse” della città.
Una scena che stride e che fa rabbia: da una parte una vita spezzata sulle strade killer della città, dall’altra l’ennesimo teatrino politico in cerca di endorsement. Report Sicilia non ci sta e rilancia la domanda che i cittadini gridano da anni: perché le strade non vengono mai sistemate, mentre per feste e festini si sono trovati oltre 20 milioni di euro?
I 3 milioni per il “decoro urbano” mai visti
Solo pochi mesi fa il Comune ha ricevuto il via libera a un finanziamento da 3 milioni di euro per il “decoro urbano”
Eppure, nonostante l’urgenza sotto gli occhi di tutti, nulla è stato fatto per mettere in sicurezza le strade cittadine. Nessuna riparazione significativa, nessun piano straordinario di manutenzione.
È allora lecito chiedere: perché quei soldi non sono stati utilizzati almeno in parte per chiudere le buche più pericolose che ogni giorno mettono a rischio la vita dei cittadini?
I “fondi nascosti” in bilancio
A guardare l’elenco delle voci di bilancio, i soldi non mancavano affatto.
Ecco alcune delle cifre rimaste inutilizzate o comunque destinate ad altro:
-
Fondo povertà 2018-2019-2020: € 2.456.482,25
-
Regione – contributo alloggi famiglie in difficoltà: € 516.456,90
-
Stato – manutenzione straordinaria viabilità: € 90.131,69
-
Stato – manutenzione rete idrica 2019/2020: € 1.171.648,69
-
Programma recupero e riqualificazione centro storico: € 155.000,00
In totale, quasi 6 milioni di euro. Una somma con cui, anche destinando appena un milione, si sarebbe potuto avviare un vero piano di manutenzione stradale.
Miccichè e Firetto, responsabilità condivise
Il sindaco Francesco Miccichè, oggi al vertice della città, non può dimenticare che nella giunta Firetto era assessore alla Viabilità. E oggi Firetto sogna di tornare sindaco.
Entrambi, però, condividono la stessa responsabilità: non aver mai garantito un piano di manutenzione serio e costante della rete viaria cittadina.
La domanda senza risposta
Oggi la città pretende risposte.
Perché le risorse disponibili non sono state utilizzate per la sicurezza dei cittadini?
Perché si è preferito dirottare milioni su eventi, spettacoli e passerelle mentre le strade di Agrigento diventavano trappole mortali?
Il prezzo di questa incuria non lo pagano i politici, ma i cittadini. E il conto è fatto di dolore, sangue e vite spezzate.

