Ad Agrigento sembra che tutto sia diventato normale, persino l’inquinamento ambientale.

Ad Agrigento il degrado avanza senza sosta, e mentre l’amministrazione si occupa di eventi e celebrazioni, l’inquinamento ambientale diventa la normalità. Due perdite fognarie, una oggetto di intervento tardivo, l’altra ignorata da settimane, stanno avvelenando l’aria e il suolo, ma le istituzioni sembrano non preoccuparsi.

🔴 L’intervento su viale Leonardo Sciascia: avviato, ma dopo giorni di inquinamento
Dopo giorni di attesa, i lavori per la riparazione del collettore fognario in viale Leonardo Sciascia, previsti dall’ordinanza dirigenziale n. 45 del 18 febbraio 2025, sono finalmente iniziati. Tuttavia, il ritardo con cui si è proceduto ha già causato danni ambientali significativi: i liquami fognari hanno continuato a disperdersi, con effetti sulla salute pubblica e sulla vivibilità della zona.

Inoltre, nonostante l’apertura del cantiere, la rottura sembra ancora non essere stata individuata con certezza, allungando ulteriormente i tempi di risoluzione del problema. Questo conferma l’inefficienza e la mancanza di programmazione, che portano a interventi lenti e inefficaci.

🔴 La perdita fognaria al Viale del Parco Angeli: nessuno fa nulla
Mentre in viale Leonardo Sciascia almeno si è iniziato a lavorare (seppur in ritardo), la grave perdita fognaria al Viale del Parco Angeli, accanto all’Hotel Akrabello, continua a riversare liquami nella strada senza alcun intervento.

Questa perdita, presente da settimane, è stata completamente ignorata dalle autorità competenti. Nessuna ordinanza, nessun sopralluogo, nessun intervento.

Il risultato?
✅ Un fiume di liquami che continua a scorrere lungo la strada;
✅ Odori nauseabondi che rendono l’aria irrespirabile;
✅ Un rischio igienico-sanitario evidente, che nessuno sembra voler affrontare.

L’inquinamento ambientale è diventato la norma?

Se in una qualsiasi altra città due perdite fognarie del genere avrebbero fatto scattare allarmi e interventi immediati, ad Agrigento tutto è ormai accettato come “normale”.

La cittadinanza si è quasi assuefatta a questa gestione inefficiente, e le istituzioni locali sembrano incapaci di garantire servizi essenziali come la manutenzione della rete fognaria.

Chi è responsabile di questo scempio?

La domanda resta: chi si assume la responsabilità di questo disastro ambientale?
🔹 AICA, che non ha ancora risolto definitivamente la rottura in viale Leonardo Sciascia e ignora Parco Angeli?
🔹 Il Comune di Agrigento, che non interviene e lascia che l’inquinamento dilaghi?
🔹 Le autorità di controllo, che dovrebbero vigilare sul rispetto delle norme ambientali?

Conclusione: Agrigento non merita di vivere tra i liquami

L’intervento in viale Leonardo Sciascia è partito troppo tardi, quando ormai il danno ambientale era già fatto. Quello su Parco Angeli è inesistente, nonostante il problema sia noto da settimane.

Ad Agrigento l’inquinamento non fa più notizia, e questa è la cosa più grave. Ma i cittadini non devono rassegnarsi: questa non può essere la normalità.

COPIA ORDINANZA : Ordinanza+Dirigenziale+2025-45

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