Parcheggi selvaggi ovunque, perfino sulla sabbia. Ad Agrigento l’illegalità diventa normalità e nessuno interviene.
AGRIGENTO – Ad Agrigento l’abuso è diventato normalità. Le immagini di questi giorni parlano da sole: auto e moto parcheggiate ovunque, perfino sulla sabbia, davanti agli accessi al mare e lungo le strade del litorale. Scene quotidiane che raccontano di una città in cui il rispetto delle regole non è contemplato e dove, anzi, chi prova a denunciare viene accusato di “farsi i fatti degli altri”.
Il caos sul lungomare e alle Dune
Sul lungomare Le Dune la situazione è fuori controllo: spiagge trasformate in parcheggi, mezzi posteggiati senza criterio, accessi ostruiti. Nessuna segnaletica, nessun controllo, nessuna repressione. Un quadro che mette a rischio la sicurezza e mortifica uno dei tratti più belli della costa agrigentina.
Agrigento, città dell’illegalità diffusa
Ma il problema va oltre i parcheggi. È un fenomeno culturale: l’agrigentino è convinto che tutto sia permesso. Abusi edilizi, occupazioni di spazi pubblici, violazioni al Codice della Strada: nulla escluso. E chi governa, piuttosto che imporre regole e ordine, preferisce girarsi dall’altra parte, per non inimicarsi la gente che di quelle regole non vuole sentir parlare.
Le regole? Carta straccia
La verità è che ad Agrigento le leggi esistono solo sulla carta. In spiaggia come in città, il messaggio è sempre lo stesso: puoi fare quello che vuoi, tanto nessuno ti fermerà. Una città Capitale Italiana della Cultura 2025, ma che non riesce nemmeno a garantire ordine e decoro sul suo litorale.







