Agrigento – Oltre 1,7 milioni di euro disponibili, vincolati per legge alla manutenzione stradale e alla sicurezza della viabilità, non sono mai stati utilizzati per riparare le strade dissestate della città. Lo denunciano le associazioni del progetto civico “Tutti insieme per una città normale”, che hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, alla Prefettura e all’ANAC LETTERA DENUNCIA PROCURA CORTE DEI CONTI ANAC SINDACO PRES CONSIGLIO CONSIGLIERI PREFETTO PRES REGIONE DEL 21.09.2025.

La vicenda nasce dall’analisi dei bilanci comunali:

  • circa 440.000 euro di proventi da multe al Codice della Strada, vincolati dall’art. 208 CdS alla manutenzione delle infrastrutture viarie;

  • ulteriori 90.000 euro trasferiti dallo Stato per manutenzione straordinaria della viabilità;

  • oltre 1,17 milioni di euro per la rete idrica, le cui perdite hanno aggravato il dissesto del manto stradale.

Risorse che, secondo la legge, avrebbero dovuto tradursi in cantieri di ripristino e messa in sicurezza, ma che invece sono state in buona parte indirizzate verso acquisto di auto e transenne. Con la nota prot. 15120 del 27 febbraio 2025, il Comune ha infatti impegnato 92.754,22 euro, di cui 57.079,52 per autovetture e 35.674,70 per segnaletica.

La denuncia delle associazioni

Le associazioni accusano l’amministrazione comunale di aver “sviato” i fondi, lasciando i cittadini a convivere con strade pericolose, buche e incidenti mortali. «Agrigento non può più tollerare che la sicurezza dei cittadini venga sacrificata – si legge nel documento – a fronte di risorse disponibili e mai utilizzate per ciò che la legge impone».

Un tema che Report Sicilia aveva già anticipato con una serie di inchieste:

Il silenzio della stampa

Ma oltre alla denuncia politica e amministrativa, c’è un atto d’accusa altrettanto pesante: quello rivolto a una parte della stampa locale. «Di fronte a un esposto così grave e documentato – sottolineano le associazioni – alcuni giornali hanno scelto di non scrivere una riga. È un silenzio inaccettabile, che viola la deontologia professionale».

Richiamando l’articolo 21 della Costituzione e il codice deontologico dei giornalisti, i promotori del progetto ricordano che «il diritto di cronaca porta con sé il dovere di informare in maniera corretta, completa e indipendente. Chi oscura queste notizie diventa complice di chi mette a rischio la sicurezza pubblica».

La posizione del coordinamento civico

«Noi non ci faremo zittire – dichiarano i rappresentanti di Nuovo Millennio, Mani Libere e delle altre associazioni aderenti al progetto –. Agrigento ha diritto a sapere come vengono spesi i soldi pubblici, ha diritto a sapere chi è responsabile delle strade dissestate e degli incidenti. Per questo continueremo a denunciare e a informare i cittadini attraverso i nostri canali, senza padroni e senza silenzi».

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