Ad Agrigento, presso Porta di Ponte, è iniziata oggi l’iniziativa delle associazioni locali per raccogliere firme e adesioni all’Osservatorio per i diritti degli utenti del servizio idrico integrato, una risposta concreta ai disservizi e alle inefficienze dell’azienda idrica AICA. La partecipazione è stata significativa, con tanti cittadini che si sono recati al gazebo per sostenere l’iniziativa e chiedere un miglioramento nella gestione del servizio idrico.
L’iniziativa, che proseguirà anche domani nello stesso luogo, è stata promossa da un’ampia rete di associazioni tra cui Codacons, Mani Libere, Mareamico, Legambiente Circolo Rabat, Coop. Soc. Themenos, Ethikos Aps, Agrigento Punto e a Capo e Titano, con l’aggiunta della responsabile cittadina di Italia Viva, Roberta Lala, che si è unita per rafforzare il progetto.
L’obiettivo dell’Osservatorio
L’Osservatorio nasce con l’intento di difendere i diritti degli utenti, raccogliendo segnalazioni e denunce dai cittadini per elaborare proposte concrete da sottoporre alle istituzioni. Si pone, inoltre, come uno strumento di monitoraggio per verificare l’efficienza e la trasparenza di AICA, spesso accusata di incapacità gestionale e di disservizi nella fornitura idrica e nei servizi connessi.
L’appello ai cittadini
Le associazioni invitano i cittadini a partecipare attivamente firmando e aderendo all’Osservatorio, sottolineando che “la qualità del servizio idrico non è un lusso, ma un diritto fondamentale”. L’iniziativa vuole anche accendere i riflettori sulla necessità di interventi strutturali, come il rifacimento della rete idrica, per porre fine alle continue interruzioni di servizio e agli sprechi.
Prossimi passi
La raccolta firme continuerà domani a Porta di Ponte, con l’obiettivo di ampliare il numero di adesioni e consolidare una rete di cittadini e associazioni sempre più forte. L’Osservatorio rappresenta una piattaforma di dialogo e pressione per portare le istanze degli agrigentini all’attenzione delle autorità competenti e contribuire alla risoluzione delle criticità che affliggono il sistema idrico integrato.
“Non possiamo più accettare di pagare per un servizio inefficiente e spesso inesistente”, dichiarano i promotori, che invitano tutti a unirsi a questa battaglia per i diritti fondamentali.
L’iniziativa ha già dimostrato di avere un forte impatto, accendendo l’attenzione pubblica su un problema che da troppo tempo penalizza la comunità agrigentina.