Agrigento si ritrova nuovamente al centro delle polemiche. Dopo i lavori lampo per riasfaltare le strade in vista dell’inaugurazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, emergono problematiche legate alla gestione degli interventi. Il caso più emblematico riguarda i tombini coperti dall’asfalto, un problema che sta creando disagi ai cittadini e solleva interrogativi sull’efficacia e sulla trasparenza dei lavori svolti.

Un video e una mappa per testimoniare i disagi

Grazie al contributo dei cittadini e a un video esclusivo di Report Sicilia, è possibile osservare chiaramente come alcuni tombini siano stati completamente ricoperti dall’asfalto, rendendoli inaccessibili. Per visualizzare la zona interessata dai lavori, è possibile consultare questa mappa interattiva su Google Earth:
Via Ugo La Malfa, Agrigento – Google Earth.

Le immagini satellitari permettono di osservare la Via Ugo La Malfa, una delle aree dove sono stati effettuati gli interventi di bitumazione. Qui si evidenziano i punti critici, dove i tombini relativi alle reti idriche, fognarie e dei servizi pubblici sono stati ricoperti.

Critiche e conseguenze

Le problematiche segnalate includono:

  • Interruzioni dei servizi essenziali, come l’accesso alle reti idriche e fognarie.
  • Rischi per la sicurezza stradale, a causa della posa di asfalto senza scarificazione.
  • Disservizi per cittadini e attività commerciali, come documentato dalle recenti denunce pubbliche.

Questi lavori, effettuati in fretta e furia per garantire un’immagine decorosa della città durante la visita del Presidente Sergio Mattarella, hanno alimentato polemiche sull’amministrazione locale e sulla gestione dei fondi pubblici.

Un appello alla trasparenza

Agrigento, Capitale della Cultura, non può permettersi episodi come questo, che mettono in discussione la capacità di gestire eventi di rilevanza nazionale e la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. È urgente un intervento per verificare la qualità dei lavori effettuati, ripristinare i servizi interrotti e garantire che situazioni simili non si ripetano.

Report Sicilia continuerà a monitorare e denunciare le criticità, nella speranza che i cittadini possano vedere finalmente una gestione all’altezza del titolo di Capitale della Cultura.

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