Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura per il 2025, si trova al centro di una controversia internazionale: la rinomata guida turistica Fodor’s Travel ha inserito la città nella sua “No List 2025”, un elenco di destinazioni che i viaggiatori dovrebbero evitare a causa di problematiche legate al sovraffollamento turistico e alle infrastrutture inadeguate.
La “No List” di Fodor’s mira a evidenziare le destinazioni che soffrono di una popolarità insostenibile, dove l’afflusso massiccio di turisti mette sotto pressione le risorse locali e l’ambiente. Agrigento è stata inclusa in questa lista a causa della grave crisi idrica che la affligge, una situazione che potrebbe peggiorare con l’aumento previsto dei visitatori nel 2025.
Questo paradosso solleva interrogativi sulla capacità della città di gestire un evento culturale di tale portata. Mentre il titolo di Capitale Italiana della Cultura dovrebbe portare visibilità e sviluppo, le infrastrutture attuali di Agrigento, in particolare quelle idriche, potrebbero non essere pronte a sostenere l’incremento turistico. La combinazione di infrastrutture obsolete e siccità prolungata ha già messo a dura prova la città, e un ulteriore afflusso di turisti potrebbe aggravare la situazione.
Le autorità locali sono chiamate a un compito complesso: da un lato, sfruttare l’opportunità offerta dal riconoscimento culturale; dall’altro, affrontare le sfide infrastrutturali e ambientali per garantire un’accoglienza sostenibile. È essenziale che vengano adottate misure efficaci per migliorare la gestione delle risorse idriche e potenziare le infrastrutture, al fine di trasformare questa sfida in un’opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per Agrigento.
La situazione richiede un intervento tempestivo e coordinato tra amministrazioni locali, regionali e nazionali, per assicurare che Agrigento possa onorare il titolo di Capitale Italiana della Cultura senza compromettere il benessere dei suoi cittadini e l’integrità del suo patrimonio culturale e ambientale.