Agrigento, nota per le sue meraviglie archeologiche e il suo fascino senza tempo, si trova oggi ad affrontare una crisi che sta mettendo a dura prova la vita quotidiana dei suoi cittadini e delle sue attività commerciali. Mentre l’acqua, un bene primario e indispensabile, continua a scarseggiare nelle case e nelle imprese, specialmente nel settore turistico e ricettivo, le istituzioni locali pensano a destinare milioni di euro per concerti ed eventi culturali.

**Una città in emergenza idrica**

Da mesi, la situazione idrica ad Agrigento si fa sempre più critica. Le famiglie lamentano turni di distribuzione dell’acqua sempre più diradati, con rubinetti che spesso restano asciutti per giorni. Questa condizione si riflette pesantemente anche sulle attività economiche, in particolare su quelle legate al turismo, settore vitale per l’economia della città. Gli alberghi, i ristoranti e le strutture ricettive lottano quotidianamente per garantire un servizio adeguato ai visitatori, ma la mancanza d’acqua mette a rischio l’intero comparto.

**Spettacoli e cultura: una spesa contestata**

Nonostante questa situazione, Comune, Parco Archeologico e Regione stanno pianificando di investire cifre esorbitanti in eventi culturali e spettacoli che, se da un lato arricchiscono l’offerta turistica e culturale della città, dall’altro sollevano non poche polemiche. Si parla di milioni di euro destinati a concerti, manifestazioni ed eventi di grande richiamo, che attirano visitatori da ogni parte del mondo, ma che appaiono fuori luogo in un contesto di emergenza come quello attuale.

**Le reazioni della cittadinanza**

La popolazione è divisa. Da un lato, c’è chi ritiene che investire nella cultura e nello spettacolo sia un modo per promuovere l’immagine di Agrigento e garantire un ritorno economico nel lungo termine. Dall’altro, c’è chi non riesce a comprendere come si possa giustificare una tale spesa mentre la città è alle prese con una delle peggiori crisi idriche della sua storia e senza servizi essenziali.

Molti cittadini e commercianti si chiedono se non sarebbe più opportuno destinare parte di quei fondi alla risoluzione dei problemi idrici, magari potenziando le infrastrutture esistenti o trovando soluzioni alternative per garantire una distribuzione più equa e costante dell’acqua.

**Una riflessione necessaria**

La questione merita una riflessione profonda. Agrigento è una città che vive di turismo e cultura, ma è anche una città che deve garantire ai suoi cittadini condizioni di vita dignitose. Le istituzioni dovrebbero interrogarsi su come bilanciare queste due esigenze, magari trovando soluzioni che permettano di conciliare l’offerta culturale con la risoluzione delle emergenze quotidiane.

In un contesto così delicato, la politica e le amministrazioni locali hanno il dovere di ascoltare le esigenze dei cittadini, di dialogare con loro e di prendere decisioni che tengano conto delle reali priorità del territorio. Agrigento non può permettersi di essere solo una vetrina scintillante per i turisti, ma deve essere, prima di tutto, una città vivibile per chi la abita ogni giorno.

Un pensiero su “Agrigento, tra sete e spettacoli: una città assetata che spende milioni per eventi culturali”
  1. Una mezz’oretta su rai 1 fa rai 1 ha trasmesso come ingegneri italiani hanno progettato dei grandi dissalatori per i Paesi Arabi..Un biglietto, non per il concerto, ma per l’ aereo per il presidente Schifani, per il sindaco, per gli onorevoli regionali e nazionali, che non vedo prendere posizione ( tranne la Carmina), non si puo” fare? Così vanno in Arabia Saudita e vedono come li nel deserto, non vi sono bidoni, autobotti e la gente non soffre…

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