“L’approvazione di una variante urbanistica in una zona così delicata dimostra che c’è spazio per rivedere i limiti del Parco,” dichiara Di Rosa. “Se l’amministrazione comunale può approvare modifiche in un’area di tale rilevanza, allora è altrettanto giusto rivalutare la Zona A, garantendo giustizia e trasparenza urbanistica per tutti i cittadini.”

La recente approvazione della variante urbanistica per la costruzione di un asilo nella storica Villa del Sole ha sollevato forti preoccupazioni tra i cittadini e le associazioni di tutela del patrimonio. Il Codacons, tramite il Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali Giuseppe Di Rosa, ha richiesto formalmente al Consiglio Comunale di Agrigento la revoca in autotutela della variante urbanistica e la riperimetrazione della Zona A del Parco Archeologico.

Durante il Consiglio Comunale, l’assessore Principato ha presentato il progetto come una riqualificazione della Villa del Sole, descrivendolo come una struttura prefabbricata in legno, destinata ad accogliere sia attività di asilo che funzioni polifunzionali per la comunità. Tuttavia, le dichiarazioni dell’assessore sembrano ignorare completamente i vincoli ambientali e paesaggistici imposti a quest’area dal Decreto Legislativo 42/04 e dal Decreto Ministeriale del 12 giugno 1957. La Villa del Sole, situata in una zona di straordinario valore paesaggistico con una vista unica sulla Valle dei Templi, è sottoposta a regolamentazioni stringenti che includono il divieto di nuove costruzioni e la conservazione delle fasce alberate.

Un contesto normativo che impone rigidi vincoli e rispetto del patrimonio storico

Il Piano Paesaggistico P.L. 28 Akragas impone una tutela rigorosa sulla zona, sottolineando l’importanza di rispettare la morfologia del luogo e mantenere l’integrità storica e paesaggistica dell’area. La variante urbanistica approvata per la Villa del Sole sembra quindi porsi in netto contrasto con queste normative, mettendo a rischio la protezione dell’area storica.

Questa situazione si aggiunge a un quadro più ampio di controversie legate alla gestione urbanistica delle aree protette di Agrigento. Recentemente, il progetto per la costruzione di un parcheggio nella struttura TUA-SAIS in via Emporium, sempre in un’area vincolata, ha destato ulteriore preoccupazione per la tutela del patrimonio archeologico. Il Codacons sostiene che queste azioni dimostrano la necessità di rivedere i confini del Parco Archeologico e di condurre una riperimetrazione della Zona A, un’azione già richiesta nel 2013 dai consiglieri comunali Giuseppe Di Rosa, Michele Mallia e Gerlando Gibilaro.

La riperimetrazione del Parco: una questione di equità e giustizia urbanistica

Secondo il Codacons, una revisione dei confini del Parco Archeologico permetterebbe di salvaguardare realmente le aree di valore archeologico senza penalizzare le abitazioni costruite con vincoli di natura prevalentemente urbanistica. La riperimetrazione del Parco, infatti, potrebbe risolvere numerosi problemi legati alla gestione urbanistica della città, permettendo di identificare con chiarezza quali edifici possano essere regolarizzati e quali necessitino di una protezione più stringente.

“L’approvazione di una variante urbanistica in una zona così delicata dimostra che c’è spazio per rivedere i limiti del Parco,” dichiara Di Rosa. “Se l’amministrazione comunale può approvare modifiche in un’area di tale rilevanza, allora è altrettanto giusto rivalutare la Zona A, garantendo giustizia e trasparenza urbanistica per tutti i cittadini.”

Una richiesta di revoca immediata e trasparenza amministrativa

Alla luce dei fatti, il Codacons chiede al Consiglio Comunale di revocare la variante in autotutela e rispettare le normative di tutela del patrimonio. “Questo intervento rappresenta una palese violazione delle leggi di tutela e mette a rischio il patrimonio paesaggistico di Agrigento,” prosegue Di Rosa. “Il Comune non può approvare varianti su aree così importanti senza gravi conseguenze legali e amministrative.”

In conclusione, il Codacons lancia un appello all’amministrazione agrigentina: “La città merita un governo trasparente e rispettoso del proprio patrimonio, e il Codacons continuerà a vigilare affinché le leggi siano rispettate e il patrimonio sia protetto.” Di Rosa esorta le autorità a procedere con la riperimetrazione della Zona A e invita i cittadini a partecipare attivamente, promuovendo una gestione del territorio che rispecchi le esigenze della comunità e preservi il valore storico e culturale di Agrigento.

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