Ad Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, fervono i preparativi per lo Zampogna Fest, una manifestazione che, il 4 gennaio 2025, celebrerà le tradizioni musicali, gastronomiche e culturali della Sicilia. L’evento, patrocinato dal Comune di Agrigento, prevede un ricco programma che culminerà nel concerto itinerante “Zampogna Fest – Ance e passi” e nel suggestivo scenario del presepe storico di Via San Girolamo, accompagnato da degustazioni di ricotta e tuma fresca, esposizioni di carretti siciliani e musica popolare.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale “Sikania in Movimento” sotto la direzione artistica di Berta Ceglie, è stata definita dal Sindaco Francesco Miccichè come “un’occasione unica per celebrare l’anima più autentica della nostra terra”. Tuttavia, questa celebrazione delle tradizioni agrigentine ha sollevato alcune polemiche, alimentate da un recente intervento sui social di Mario Gallo, responsabile del presepe del centro storico.
Le critiche di Mario Gallo: una parte del centro storico dimenticata
Mario Gallo, da anni promotore delle manifestazioni natalizie ad Agrigento, ha duramente criticato l’amministrazione comunale, accusandola di concentrare l’attenzione e le risorse su una sola area della città, a scapito del resto del centro storico. In un lungo post, Gallo ha lamentato la mancanza di un progetto organico per rivalutare tutto il cuore antico di Agrigento, ricco di vicoli, cortili e architetture caratteristiche.
Gallo ha ricordato come, nel passato, con il supporto di amministrazioni precedenti, avesse cercato di far rinascere il fascino della vecchia Girgenti, prendendo ispirazione da esempi virtuosi come Caltabellotta. Tuttavia, negli ultimi anni, le sue iniziative sono state abbandonate, lasciando solo il presepe di Via San Girolamo come unico protagonista natalizio. Gallo propone che la città realizzi non uno, ma due presepi: uno nel borgo di San Girolamo e un altro lungo Via Atenea, storicamente considerata il “salotto” della città, ma ormai trascurata e trasformata, secondo Gallo, in un’area degradata.
Il paradosso delle tradizioni e delle risorse comunali
Nonostante le critiche, il Comune di Agrigento ha continuato a privilegiare il presepe di Via San Girolamo, investendo risorse significative per promuoverlo nell’ambito dello Zampogna Fest. Questo atteggiamento alimenta i dubbi sull’equità delle scelte amministrative e sull’effettivo impegno per valorizzare l’intero centro storico in vista del 2025, anno in cui Agrigento sarà sotto i riflettori internazionali.
Le parole di Gallo, che accusa l’amministrazione di fare scelte basate su cerchie di amici anziché sull’interesse collettivo, risuonano come un richiamo all’urgenza di rivedere le priorità della città. Perché concentrare l’attenzione su un’unica area, lasciando altre zone di straordinario valore storico e culturale al degrado? Quali interessi guidano queste decisioni?
Agrigento Capitale della Cultura: un’occasione da non sprecare
Lo Zampogna Fest rappresenta un’iniziativa lodevole per celebrare le tradizioni siciliane, ma rischia di diventare l’ennesimo evento simbolico che non lascia un’eredità duratura. Agrigento ha bisogno di un progetto integrato per rivalutare il suo patrimonio culturale, non di interventi isolati che accontentano solo una parte della città.
L’amministrazione comunale è chiamata a rispondere non solo alle critiche di Gallo, ma anche alle aspettative di una cittadinanza che, in vista del 2025, si aspetta azioni concrete e inclusive per valorizzare tutta Agrigento, e non solo una sua parte.