AGRIGENTO – 14 giugno 2025 – C’è una nuova ombra sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla rete idrica di Agrigento. Come pubblicato da Grandangolo agrigento e come risulta alla redazione di Report Sicilia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inviato una pre-impugnativa al Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, contestando la legittimità dell’anticipazione di 10 milioni di euro concessa ad AICA per i lavori del primo stralcio di ristrutturazione della rete idrica del capoluogo.
L’atto, formalizzato con il D.D.G. n. 2118 del 10 dicembre 2024, prevede la liquidazione di una parte sostanziale delle somme alla società appaltante in assenza di copertura amministrativa e di un cronoprogramma operativo chiaro, come emerge dalle intercettazioni.
Le conversazioni registrate tra l’ex assessore regionale Roberto Di Mauro, Giovanni Campagna (suo segretario particolare), e la dirigente regionale Rosaria Barresi delineano un quadro allarmante, in cui si ammette esplicitamente che l’anticipo è stato concesso senza un reale fondamento giuridico.
📞 Intercettazione Di Mauro – Campagna (03.01.2025)
C.G. (Campagna): Pronto.
D.R. (Di Mauro): Sì Giovà, dimmi.
C.G.: Allora, buongiorno Onorè, al volo: è arrivata una pre-impugnativa del MEF.
D.R.: Su che cosa?
C.G.: Sui dieci milioni di anticipazione nostra. Chiedono due chiarimenti: il piano finanziario 2024 e da dove provengono gli 11 milioni e 600 mancanti per coprire i 47 milioni totali.
D.R.: Ma quelli inc… i coglioni.
C.G.: Ho parlato con Cassarà, Vallone e la Barresi. Dicono: non è un problema. Li ho convocati per il 7 gennaio.
D.R.: Chiama anche Guarneri e diglielo.
C.G.: Va bene. È arrivata ieri sera.
D.R.: Ok, ciao.
📞 Intercettazione Campagna – Barresi (03.01.2025)
C.G. (Campagna): Per quanto riguarda i 10 milioni per l’anticipo della rete idrica di Agrigento, chiedono due cose: il piano finanziario 2024 e la copertura dell’importo.
B.R. (Barresi): Questa anticipazione ora non ha significato. È una cosa inutile, questi 10 milioni.
C.G.: Tu sai come nasce tutto, giusto?
B.R.: No, io non la so la storia. So solo che abbiamo un investimento di 37 milioni.
C.G.: E ne chiediamo 46.
B.R.: Ma il progetto è di 37. Il MEF ti dice: “non va bene”, e poi boccia. È ovvio.
C.G.: Ti hanno chiesto chiarimenti?
B.R.: Io non ho capito perché sono stati messi questi 10 milioni. Forse non c’è più motivo di questa spesa. Se era per altre cose, è un altro discorso.
La conversazione, che chiama in causa anche Claudio Guarneri, direttore generale di AICA e della SRR Agrigento Est, conferma quanto più volte denunciato: un uso disinvolto delle risorse pubbliche, senza verifiche adeguate né trasparenza.
La dirigente Barresi afferma esplicitamente: “Forse non c’è più motivo di questa spesa… Se era per altre cose, è un altro discorso.”
Un altro discorso. Appunto.
E oggi, la città si chiede: di che discorso si trattava? Chi ha autorizzato realmente questa anticipazione? E a vantaggio di chi?
Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi giudiziari e amministrativi del caso. Perché la verità sull’acqua non può essere nascosta sotto la sabbia.

