Famiglie empedocline senz’acqua da 40 giorni, per colpa di un contenzioso tra Aica e i proprietari del terreno in cui sorge il serbatoio “Monserrato”. Ognuno avrà le proprie ragioni, ma sapere che da 40 giorni, decine di persone non possono godere di un diritto sacrosanto, bere e lavarsi, appare davvero come incredibile. Per questo il Comune di Porto Empedocle ha emesso ordinanza diretta ai proprietari del terreno di fare accedere al serbatoio, per una sola giornata, il tempo di erogare l’acqua necessaria ai residenti della zona Caliato. Non solo per una “cortesia” alla luce dell’emergenza, ma anche perchè ci sarebbero altre motivazioni tecniche. Con nota assunta al prot. 10732 del 15.04.2025, AICA ha comunicato l’impossibilità di eseguire la turnazione idrica della zona “Caliato” e che, in particolare, è da circa 40 giorni che in detta zona non viene effettuato il servizio di erogazione idrica. Dal Comune si evidenzia come “questo Ente è estraneo alla predetta controversia e che, in ogni caso, stante la funzione di interesse pubblico del serbatoio ed in particolare la contingente situazione prolungata di mancata erogazione idrica in una zona densamente popolata della Città, determina situazioni di emergenza sanitaria e igiene pubblica; Considerato che la problematica in essere si è notevolmente acuita con il sopraggiungere della stagione estiva ed il conseguente notevole afflusso turistico, e che la stessa è stata trattata nella riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi il 03.07.2025; Preso atto che nella predetta riunione del Comitato prefettizio, il Prefetto ha manifestato, attesa la serietà dell’emergenza, il parere positivo all’emanazione, a firma del Sindaco del Comune di Porto Empedocle, apposita Ordinanza al fine di potere permettere l’accesso ai luoghi oggetto del contendere, pubblica utilità ai cittadini”. Fin qui il “burocratese”, in pratica anche il prefetto si è “speso” per porre almeno una tregua a questa “guerra” tra privati e Aica, consentendo a decine di famiglie di potersi lavare la faccia o gettare l’acqua nel gabinetto. Non resta a questo punto che attendere la risposta dei proprietari del terreno sul quale sorge il serbatoio Monserrato.

