La Consulta di AICA, guidata dal presidente Alvise Gangarossa, ha inviato il 10 agosto 2025 una richiesta formale di incontro al presidente dell’Assemblea dei Soci, Salvatore Di Bennardo, al nuovo C.d.A. e al direttore generale dell’azienda, con copia al Prefetto di Agrigento e al presidente di ATI Idrico.
L’obiettivo è affrontare apertamente la grave crisi aziendale, con un confronto pubblico e documentato sui nodi strutturali che, secondo la Consulta, la politica non ha mai voluto risolvere.
Dubbi sui requisiti e richiesta di trasparenza
La Consulta chiede al presidente Di Bennardo di chiarire ogni dubbio sulla sussistenza dei requisiti che hanno portato alla nomina dell’attuale C.d.A. e di garantire la piena trasparenza dei processi aziendali. “Non come gentile concessione del potere politico – si legge nella nota – ma come diritto dell’utenza”.
Ruoli e responsabilità
Gangarossa richiama la presidente del C.d.A., Danila Nobile, a un’azione ancorata al rispetto delle procedure e dello Statuto, evitando iniziative mediatiche eccessive che rischiano di distogliere l’attenzione dalle vere responsabilità della crisi: la politica, i sindaci e l’Ente di Governo d’Ambito.
Conti, piani e debiti
La Consulta indica come priorità:
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pubblicazione del Bilancio consuntivo 2024 e del Previsionale 2025;
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diffusione del Piano-Programma aziendale e del rendiconto trimestrale su appalti e spese;
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definizione con ATI Idrico di un piano di uscita dalla crisi, ripartendo dal progetto di risanamento elaborato dal precedente C.d.A. il 30 giugno 2023.
Non manca il richiamo al ruolo e alle responsabilità del direttore generale, figura centrale nella gestione e nella rappresentanza legale dell’azienda.
Dissalatore di Porto Empedocle: “Dubbi sulla sostenibilità”
La Consulta solleva forti perplessità sull’operazione dissalatore, mettendo in dubbio la sostenibilità economica e denunciando un possibile conflitto tra l’interesse regionale a tutelare Siciliacque, verso cui AICA ha un ingente debito, e l’interesse del gestore pubblico a sfruttare fonti proprie a basso costo.
Appello alla politica
La lettera si chiude con un interrogativo: “Vi è in ATI e tra i Sindaci la volontà politica di affrontare seriamente questi temi nell’interesse del gestore pubblico?”. La Consulta auspica che il nuovo C.d.A. sia “strumento efficace di risoluzione della crisi” e chiede che l’incontro si svolga anche in forma pubblica subito dopo Ferragosto.

