AGRIGENTO. L’azienda idrica della provincia, AICA, si trova oggi al centro di una doppia emergenza: da un lato un patrimonio di debiti certi e pesanti, dall’altro l’applicazione di aumenti tariffari contestati, e ora – nonostante tutto – l’avvio di procedure di assunzione. Un quadro che solleva domande gravi e urgenti sulla sostenibilità, la gestione e la trasparenza dell’intero servizio idrico.
Il debito con Siciliacque S.p.A.: 22 milioni € e una richiesta di sconto sostanziosa
Il debito complessivo tra AICA e Siciliacque ammonterebbe a circa 22 milioni di euro. Report Sicilia.it
Nel dettaglio: nel dicembre 2024 il Tribunale di Palermo aveva certificato un debito di circa 18,96 milioni. Report Sicilia.it
Oggi AICA propone una transazione per saldare con 14,5 milioni: 1 milione come acconto entro 30 giorni e 13,5 milioni in 36 rate mensili da 375.000 €. Report Sicilia.it
La sostanza: si chiede uno “sconto” di oltre 7 milioni di euro rispetto a quanto dovuto. Report Sicilia.it
In un contesto in cui il servizio idrico è un bene essenziale, questa trattativa appare poco trasparente e solleva il rilievo: chi paga il prezzo? Utenti, cittadini, o fornitori?
Tariffe e aumenti: +11,40 % già applicato e sanzioni di ARERA
Un altro segmento critico riguarda le tariffe. Con la delibera dell’ATI AG9 n. 3 del 29 aprile 2025, il moltiplicatore previsto (θ) per l’anno 2025 è 1,114, ossia un aumento +11,40%. Report Sicilia.it
Tuttavia, la versione ufficiale di AICA–ATI sostiene che l’incremento reale sarebbe “solo +5,41%”. Report Sicilia.it
Nel frattempo, ARERA ha sanzionato per le annualità 2022-2023 un importo complessivo di 2.757.187 € per “gravi inadempienze” in tema di qualità tecnica e contrattuale. Report Sicilia.it
Inoltre, la Corte dei Conti – Sezione di Controllo – ha rilevato carenze documentali nella delibera tariffaria del 29/04/2025, con mancata pubblicazione dei presupposti informativi richiesti dalla normativa. Report Sicilia.it
Il risultato concreto: utenti che già nelle bollette di agosto-settembre hanno visto voci aumentate. Report Sicilia.it
Assunzioni nei piani dell’azienda – ma con quali coperture finanziarie?
Eppure, in questa situazione di debiti, contenziosi e tariffe contestate, AICA procede con un nuovo bando di selezione di personale interinale https://lavoro.agenziaperillavoroosmosispa.it/job/view-job.php?id=6084.
Seppur formalmente legittimo, ciò apre una domanda inflessibile: come può un’azienda con bilancio così compromesso, debiti elevati e sanzioni in corso, intraprendere nuove assunzioni?
La questione non è ideologica: è di principio. Nel momento in cui la governance non appare in grado di chiudere bilanci e coprire debiti, l’impegno verso nuove risorse umane richiede garanzie documentate, che oggi non emergono con sufficiente chiarezza.
Trasparenza, governance e controllo: segnali poco rassicuranti
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Alcuni sindaci hanno delegato altri sindaci a votare in assemblee dell’ATI, in violazione dello statuto: ciò mina la legittimità delle delibere tariffarie. Report Sicilia.it
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La “Consulta delle Associazioni”, prevista dallo statuto come organo di vigilanza e partecipazione, è stata esclusa nel procedimento che ha definito tariffe e aumenti. Report Sicilia.it
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AICA non ha pubblicato il bilancio 2024 né i previsionali 2025-2026 nel tempo dovuto. Report Sicilia.it
Tutto ciò crea un contesto nel quale le scelte aziendali – tariffarie, gestionali e occupazionali – avvengono con trasparenza limitata e margini di controllo ridotti.
Domanda finale: servizio idrico o trattativa finanziaria?
La congiuntura è la seguente: un’azienda che dovrebbe garantire un diritto fondamentale — l’acqua — ma che appare coinvolta in politiche finanziarie aggressive, tariffe elevate, contenziosi su debiti multimilionari, e ora anche assunzioni.
Francamente, è legittimo chiedersi:
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A chi serve che AICA assuma nuovi profili se prima non chiarisce debiti, tariffe e bilancio?
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Qual è l’impatto reale per le utenze di questi nuovi ingressi?
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Si stanno utilizzando risorse che potrebbero gravare ulteriormente sulla tariffa, sui cittadini o sui bilanci comunali?
I cittadini, le imprese, gli utenti – agrigentini e non – meritano risposte chiare e immediate.

