AICA, Roberta Lala (Italia Viva): “Vertici incompetenti, gestione fallimentare”

Nuove polemiche sulla gestione di AICA, l’azienda pubblica che si occupa del servizio idrico in provincia di Agrigento. Roberta Lala, coordinatrice cittadina di Italia Viva, ha attaccato duramente i vertici dell’ente, accusandoli di incapacità gestionale e tecnica, evidenziando la perdita di tutti i finanziamenti pubblici disponibili fino a dicembre 2023.

“Non sanno cosa sia il servizio idrico integrato”

Lala, in un duro comunicato, ha criticato l’impreparazione del presidente del CdA di AICA, sottolineando come, nel corso di una recente intervista rilasciata a Risoluto.it, abbia fornito una definizione errata del concetto di “servizio idrico integrato”, ripetendola più volte.

“Gli svarioni dei vertici di AICA non sono solo lessicali, ma sintomo di una gestione inconcludente e dannosa, per cittadini e comuni soci.”

Servizi carenti e debiti accumulati

Secondo la coordinatrice di Italia Viva, il problema non si limita alla comunicazione, ma riguarda una crisi strutturale che sta portando al collasso il sistema idrico locale. AICA ha accumulato debiti ingenti, che secondo Lala verranno scaricati sui bilanci dei comuni soci, aggravando ulteriormente la situazione economica degli enti locali.

“La crisi idrica non è casuale, ma il risultato di una gestione incompetente che continua a gravare sui cittadini.”

L’accusa al sindaco di Agrigento: “Batta un colpo”

Nel suo intervento, Roberta Lala ha puntato il dito anche contro il sindaco di Agrigento, ricordando che il Comune è il principale azionista di AICA e che, di conseguenza, dovrebbe essere il primo a pretendere una gestione trasparente, efficace e competente.

“Dal sindaco di Agrigento ci aspettiamo una presa di posizione chiara. È ora di agire per garantire ai cittadini un servizio idrico degno di questo nome.”

Italia Viva chiede l’azzeramento dei vertici AICA

Alla luce di questa situazione, Italia Viva chiede l’azzeramento immediato del CdA di AICA e l’individuazione di nuovi dirigenti capaci di risollevare la gestione del servizio idrico.

Il caso riaccende il dibattito sulla gestione dell’acqua pubblica in provincia di Agrigento, con cittadini esasperati per le continue inefficienze e un futuro ancora incerto sulla governance dell’ente.

Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

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