Il Codacons, rappresentato da Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali, denuncia un importante caso di sperpero di denaro pubblico e impatto ambientale legato alla gestione energetica di AICA. Secondo i dati emersi, l’azienda spende giornalmente circa 800 euro solo per il gasolio destinato a mantenere in funzione due generatori di corrente: uno per alimentare i nuovi uffici, con circa 200 dipendenti, e l’altro per le pompe di contrada San Michele, necessarie a garantire la fornitura idrica al quartiere di Fontanelle, abitato da circa 12.000 residenti.
Oltre alla spesa per il carburante, AICA sostiene anche il costo di affitto dei generatori e dei serbatoi, noleggiati da un’azienda specializzata. Il Codacons ha espresso preoccupazione sia per l’elevato dispendio di risorse economiche, che grava sulle casse pubbliche, sia per l’impatto ambientale, poiché i generatori alimentati a gasolio sono altamente inquinanti e rilasciano emissioni nocive che compromettono la qualità dell’aria, soprattutto in un’area densamente popolata e industriale.
Una spesa insostenibile per la collettività
Giuseppe Di Rosa afferma: “Questo dispendio non solo rappresenta un grave danno economico per la collettività, ma è anche un costo inaccettabile in termini di sostenibilità ambientale. Agrigento non può rimanere ostaggio di una gestione che, anziché adottare soluzioni permanenti e sostenibili, si affida a sistemi temporanei, costosi e inquinanti.”
La situazione è particolarmente delicata nel quartiere di Fontanelle, i cui residenti, già esausti per le continue difficoltà di approvvigionamento idrico, hanno partecipato in gran numero alla manifestazione popolare del 3 agosto scorso, che ha visto oltre 5.000 persone scendere in piazza ad Agrigento per protestare contro la crisi idrica e chiedere un’azione concreta per migliorare la qualità del servizio.
Richiesta di trasparenza e soluzioni sostenibili
Il Codacons ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti ad AICA per ottenere un quadro chiaro delle spese mensili sostenute dall’azienda, dichiarando l’intenzione di monitorare la situazione affinché siano adottate misure efficaci per ridurre il peso economico e ambientale di tale gestione. “La cittadinanza ha il diritto di essere informata e di poter contare su un’azienda che adotti criteri di trasparenza e sostenibilità, evitando sprechi di risorse,” aggiunge Di Rosa.
L’associazione chiede ad AICA di esplorare immediatamente alternative più sostenibili, quali l’uso di energie rinnovabili, che consentirebbero di abbattere i costi operativi e ridurre le emissioni dannose per l’ambiente. Il Codacons proseguirà nel suo impegno per garantire che AICA adotti le misure necessarie a eliminare questo spreco di risorse, migliorando la qualità dei servizi pubblici e tutelando al contempo l’ambiente.
Per visualizzare la documentazione video a sostegno delle affermazioni, il Codacons ha reso disponibile un filmato a questo link.