Akragas, esplode la rabbia degli ultras: “Avete distrutto la nostra squadra”

La situazione dell’Akragas ha ormai superato ogni limite di sopportazione per i tifosi, che in queste ore hanno diffuso un durissimo comunicato contro la società e la politica locale. Gli ultras, con parole di fuoco, hanno denunciato la gestione fallimentare del club, puntando il dito contro il patron Deni, il direttore sportivo Cammarata e l’intero entourage societario.

Ma non solo: nel mirino della curva biancazzurra ci sono anche il sindaco Miccichè e l’onorevole Pisano, accusati di non aver fatto nulla di concreto per salvare la squadra dal fallimento.

Ecco il comunicato integrale degli ultras dell’Akragas:

“Il livello più basso e mortificante nella storia dell’Akragas” – si legge – “ha nomi e cognomi ben precisi. Principalmente l’intera società, nessuno escluso, ma maggiormente il fantomatico ‘patron’ Deni, il DS Cammarata e, nell’ultimo periodo, l’inutile e non necessaria presenza di Arnone. Nei loro rispettivi ruoli, hanno permesso che la nostra Akragas venisse umiliata e condotta ad una lenta agonia fino a farla scomparire.

Questi personaggi in futuro non dovranno nemmeno lontanamente pensare di avvicinarsi all’Esseneto, quando un nuovo progetto serio farà risorgere il calcio ad Agrigento. Perché l’Akragas risorgerà e noi torneremo in curva a cantare e sostenerla, mentre voi resterete il punto più basso, la mediocrità, l’approssimazione e lo squallore nella storia biancazzurra.

Con questo comunicato manifestiamo tutto il nostro disprezzo, ma che sia chiaro, il nostro non è un semplice sfogo frutto della rabbia del momento per un progetto calcistico fallito miseramente, ma una condanna definitiva per una subdola idea di fare calcio solamente per secondi fini, non avendo avuto nessun rispetto per la passione e la fede del popolo biancazzurro, infangando ripetutamente l’immagine gloriosa della nostra Akragas. Chi li ha appoggiati e continua ad appoggiarli è un inutile complice.”

Gli ultras proseguono poi attaccando la politica locale, che, a loro dire, avrebbe contribuito alla disfatta dell’Akragas con promesse vuote e propaganda:

“Grande responsabilità ha anche la politica – proseguono gli ultras – la quale per l’ennesima volta ha annunciato promesse al vento. Il Sindaco Miccichè ha dimostrato di non avere gli attributi e l’amore per questo club e non ha minimamente provato a gestire con fermezza questa situazione. Del resto, lo stato della città è specchio di un’incapacità cronica.

Non abbiamo nemmeno apprezzato l’attività intrapresa dall’On. Pisano, propagandistico tentativo, per una singola partita, di racimolare una colletta. Ha sbandierato di essere cresciuto seguendo e amando l’Akragas, ma nel suo prestigioso ruolo di fatto è stato capace di fare chiacchiere da bar e incapace nel contribuire efficacemente affinché quanto meno si concludesse il campionato! Tutti voi siete il disonore della nostra città!”

Infine, gli ultras chiudono con un pensiero rivolto a tutte le squadre coinvolte nel ritiro dell’Akragas dal campionato, riconoscendo l’impatto negativo che questa situazione avrà anche su altre piazze sportive:

“A tal proposito, ci sentiamo di rivolgere un pensiero a tutte quelle piazze calcistiche che, a causa del nostro ritiro dal campionato, vedranno compromessi i risultati ottenuti sul campo. Ma soprattutto il nostro pensiero è rivolto a quelle tifoserie amiche o con le quali ci contraddistingue un rapporto di rispetto. Avremmo voluto che il campionato venisse onorato, ma noi più di tutti ne paghiamo il conto più amaro. Chi è ultras capirà.”

Tifoseria in rotta con la società e la politica

Il comunicato degli ultras rappresenta l’ennesima spaccatura tra la piazza e la società, con una frattura che appare ormai insanabile. La tifoseria non solo ritiene i vertici del club responsabili della crisi sportiva ed economica, ma accusa anche le istituzioni locali di aver abbandonato la squadra al suo destino.

Ora resta un’unica domanda: l’Akragas avrà un futuro o il calcio agrigentino è destinato a scomparire?

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