Ha preso ufficialmente il via il processo diocesano per la canonizzazione di Padre Matteo Gregorio La Grua, riconosciuto come uno tra i più autorevoli esorcisti italiani del XX secolo.
Durante la Sessione di apertura, presieduta all’Arcivescovo di Palermo, Sua Eccellenza Monsignor Corrado Lorefice e tenutasi nella Sala Lavitrano del Palazzo Arcivescovile, è stato illustrato l’iter secondo cui il Tribunale diocesano valuterà “in base ai canoni e a precise procedure ecclesiastiche, la vita, le virtù eroiche, la fama e i segni di santità” del religioso.
I lavori hanno visto, in apertura, il giuramento dei componenti del Tribunale Ecclesiastico diocesano e della Vice Postulatrice, la professoressa Maria Lo Presti.
UN UOMO CHE AMAVA LA CULTURA E LA NATURA
Figlio di Vincenzo La Grua e Anna Sottile, Matteo Gregorio La Grua era nato a Castelbuono, in provincia di Palermo, il 15 febbraio del 1914.
Diplomatosi nel capoluogo siciliano e laureatosi in Teologia alla Pontificia Facoltà “San Bonaventura” di Roma nel 1940, era già entrato nel Seminario dei Frati Minori Conventuali di Montevago, in provincia di Agrigento, nel 1926.
Quattro anni dopo, emise i voti temporanei all’Ordine dei Frati Minori Conventuali e, nel 1935 , i voti solenni al Collegio Serafico della Capitale dove, nel 1937, ricevette l’Ordinazione sacerdotale.
Uomo di immensa cultura, insegnò Teologia al Collegio dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a Palermo dal 1939 al 1952 e, dal 1960 al 1965, al Seminario Arcivescovile e al Convitto Ecclesiastico.
Fu Ministro provinciale della Sicilia dal 1952 al 1958 e, dal 1952, ricoprì anche le cariche di Vicario episcopale e Presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano.
Amava percorrere i sentieri di montagna per raccogliere i funghi di cui era grande conoscitore e andare alla ricerca di minerali e fossili, di cui possedeva un’enorme collezione.
UNA VITA DEDICATA ALL’ACCOGLIENZA DEI MALATI, NEL CORPO E NELLO SPIRITO
Nel 1975, Sua Eminenza Cardinale Salvatore Pappalardo gli affidò il compito di guidare il popolo dei carismatici di Palermo e, nello stesso anno, servì il Gruppo “Maria del Rinnovamento nello Spirito”, movimento di preghiera nato nel 1967 in seno alla Chiesa cattolica e affermatosi in città negli anni successivi.
Istituì il Centro “Gesù Liberatore” e l’omonima Fondazione a Palermo.
Fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 2012 all’età di novantasette anni, Padre Matteo La Grua non smise mai di accogliere tutti coloro che chiedevano di parlare con lui.
Gente malata, nel corpo e nello spirito, che andava a trovare il religioso alla Chiesa Sacro Cuore di Gesù nel quartiere popolare Noce, dove abitava.
Nel tempo, divenne un punto di riferimento fondamentale per tutta la città di Palermo, ma anche per i fedeli provenienti dal resto della Sicilia, dall’Italia e, talvolta, anche dall’estero.
“I bisogni della gente – diceva – non vanno mai in pensione e, di conseguenza, neppure i sacerdoti”.