Il sindaco rassicura: “Intervento temporaneo”. Ma il danno d’immagine è già fatto. E non si tratta neppure di pietra lavica come dichiarato.
AGRIGENTO – Altro che pietra lavica. Il pavimento coperto d’asfalto in via Francesco Crispi e nelle vie adiacenti è composto da semplici mattonelle in cemento pressato, deteriorate ma ancora ben visibili ai margini della recente colata di bitume. A rilanciare la notizia è stata la testata Agrigento Oggi, riportando le dichiarazioni del sindaco Francesco Miccichè che ha parlato di un “intervento temporaneo”, ma tra i cittadini il malcontento è evidente e le immagini parlano chiaro.
Pavimentazione non pregiata, ma neanche da asfaltare così
Dalle foto raccolte da Report Sicilia, è chiaro che si tratta di pavimentazione economica, realizzata in cemento prefabbricato e posata da decenni. Niente a che vedere con la pietra lavica citata dal sindaco o con lastricati storici da centro storico. Tuttavia, l’intervento in bitume nero colato direttamente sopra le mattonelle, senza rimozione né livellamento, appare come una soluzione raffazzonata e poco rispettosa del contesto urbano.
Catrame tra gli uffici e le case popolari
Le zone interessate dal rattoppo si trovano nel cuore pulsante di un’area densamente frequentata: intorno all’Ufficio Immigrazione, alla Polizia, al Centro Dermatologico e a numerosi B&B e abitazioni civili. Il passaggio di mezzi e persone è costante. Eppure, anziché procedere con una manutenzione puntuale, si è preferito “buttare asfalto” alla meno peggio, trasformando una zona centrale della città in un cantiere da sobborgo.
“È solo provvisorio”, ma nessuna data di ripristino
Il sindaco ha definito l’intervento “temporaneo”, ma a oggi nessun cronoprogramma è stato reso pubblico. Nessuna delibera visibile, nessun dettaglio tecnico, nessuna consultazione con i residenti o i commercianti. Il rischio, come spesso accade, è che il provvisorio diventi definitivo, lasciando Agrigento con un’altra ferita urbana mal cicatrizzata.
L’asfalto non è solo un rattoppo: è un simbolo
Catrame nero tra i marciapiedi in pietra, con bordi irregolari, detriti lasciati sul posto e materiali sparsi tra l’erba alta e le auto in sosta: queste le immagini raccolte da Report Sicilia. Scegliere l’asfalto in pieno centro, anche su pavimentazione economica, è comunque una scelta sbagliata se non accompagnata da una progettazione chiara. È il segno di un’amministrazione che interviene in emergenza, senza una vera visione di rigenerazione urbana.
La voce dei cittadini: “Vergognoso”
Sui social le immagini hanno fatto il giro dei gruppi locali. Commenti come “uno scempio”, “ma chi ha autorizzato questi lavori?”, “hanno coperto pure i tombini”, si moltiplicano. Nessuna comunicazione preventiva, nessuna spiegazione chiara. Solo l’ennesimo episodio in cui si tappa un buco con un altro errore, più visibile e più grave.
Domande senza risposta
-
Se è temporaneo, quando verrà rimosso?
-
Con quali fondi verrà ripristinata la pavimentazione?
-
Chi ha autorizzato un intervento di questo tipo senza passare per il Consiglio o per una delibera formale?
Report Sicilia continuerà a monitorare la vicenda, come fa da anni con gli interventi pubblici mal progettati e peggior gestiti. L’asfalto sulla via Crispi è solo l’ennesima dimostrazione che ad Agrigento la toppa non solo è peggio del buco, ma spesso serve solo a coprire l’incapacità di chi governa.





