AGRIGENTO – Il 22 agosto 2025 segnerà la fine dell’incarico di Pietro Amorosia come Segretario Generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ex Provincia Regionale. Un epilogo che arriva dopo la rinuncia formale del Comune di Palma di Montechiaro ad avvalersi delle sue prestazioni, e che oggi mette in discussione anche la sua posizione all’interno della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Ma non è solo la scadenza formale a fare rumore: c’è un precedente preciso, documentato e firmato, che ha dato l’avvio al suo crollo istituzionale. Parliamo del nostro articolo pubblicato nel maggio 2025:
“Progetto Sphairos: la Fondazione dichiara il falso. Ecco le prove”.

Il falso firmato Amorosia: tutto cominciò lì

In quell’inchiesta avevamo denunciato come, all’interno della documentazione ufficiale del progetto culturale “Sphairos”, comparisse una falsa dichiarazione sottoscritta da Pietro Amorosia, nella quale si attestava che il Libero Consorzio fosse socio fondatore della Fondazione Agrigento 2025 già da tempo. Fatto non vero all’epoca, ma necessario per giustificare l’ammissibilità di un progetto finanziato con fondi pubblici.

Una dichiarazione falsa firmata a penna da un funzionario apicale che, oggi più che mai, pesa come un macigno sulla sua credibilità e su quella della Fondazione.

📎 Allegati PDF originali del caso Sphairos: Determina+Dirigenziale+2025-393 (1)

Addio anche alla Fondazione: nessuna legittimità

La sua uscita dal Consorzio di Comuni impone per coerenza e legalità anche la revoca del suo incarico nella Fondazione Agrigento 2025, dove sedeva in virtù della sua funzione di vertice nell’ex Provincia. Venuto meno l’incarico, decade automaticamente anche il diritto a rappresentare l’Ente nel board della Fondazione.

Insistere nel mantenerlo in quella posizione significherebbe legittimare un cortocircuito istituzionale, che rischia di delegittimare ulteriormente l’intera governance della Fondazione già scossa da ombre e sospetti.

Una parabola scritta: dalle poltrone alla polvere

La fine del ciclo Amorosia non è né improvvisa né sorprendente. È l’esito naturale di una gestione controversa, di relazioni deteriorate, di una centralità amministrativa che ha alimentato più tensioni che risultati. Lo abbiamo raccontato, documentato e denunciato. Oggi i nodi stanno venendo al pettine.

E chi aveva la responsabilità di vigilare, oggi non può far finta di non vedere.


Il 22 agosto sarà solo una data sul calendario. Il vero passaggio epocale sarà vedere se anche la Fondazione, finalmente, saprà voltare pagina.

Perché Agrigento 2025 non può essere costruita su fondamenta false, né rappresentata da chi ha firmato dichiarazioni non veritiere.

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