Agrigento – “Incredibile a due passi dal mare!” – così inizia il post indignato comparso ieri mattina sui social, che denuncia la presunta installazione di una nuova e “invasiva” antenna in piazzale Giglia, a San Leone, proprio accanto alla spiaggia centrale del lido agrigentino. Secondo l’autore del post, l’antenna – alta, brutta e “affatto salutare” – sarebbe una nuova installazione su suolo pubblico, in contrasto con l’ambiente e addirittura in concorrenza con una palma.
La polemica è montata in poche ore, alimentata da commenti e condivisioni, ma… c’è un problema: l’antenna c’era già da anni.
A smontare la narrazione ci pensa Giuseppe Di Rosa, attivista civico che da anni documenta e denuncia le contraddizioni del territorio:
“Quella struttura non è nuova. L’antenna di cui si parla esiste dal 2016 ed è l’antenna componente l’impianto di video sorveglianza installato a San Leone. Ce ne siamo accorti subito e lo abbiamo anche scritto, ma non hanno desistito ed il post è rimasto on line, noi conosciamo ogni angolo della città meglio di chi oggi si scopre attivista. Le prove parlano chiaro”.
Le prove, in effetti, sono tre fotografie che documentano in modo inequivocabile la presenza dell’antenna:
📸 Giugno 2016 – L’antenna è già lì, visibile sul lato destro di piazza Giglia.
📸 Agosto 2018 – Ancora presente, identica nella forma e nella posizione.
📸 Agosto 2025 – Foto attuale: nulla è cambiato, se non la percezione (errata) di chi non conosce la storia.
Le immagini che smentiscono la “scoperta”
Foto 2016
Foto 2018
Foto 2025
“Adesso tutti cercano e trovano tutto, ma siamo troppo vicini alle elezioni e all’improvviso siamo tutti attivisti – ironizza Di Rosa – In realtà, basterebbe un po’ di memoria (o Google Street View) per evitare figuracce simili che aiutano chi oggi amministra a delegittimare tutte le battaglie.
E sul paragone tra solarium e antenna, Di Rosa è tranchante:
La verità è proprio che gli agrigentini si sono scordati che tutti i malanni non vengono solo da questa amministrazione ma da chi ha amministrato Agrigento da oramai troppo tempo, sono cambiati i nomi ma non è mai cambiato il modo di amministrare…
Forse la vera “antenna” che serve oggi non è quella fisica, ma quella capace di captare la verità, senza farsi influenzare dal rumore elettorale o dal bisogno compulsivo di indignarsi. E magari, anche un po’ di coerenza civica: non basta una foto indignata per raccontare la realtà, serve conoscenza, memoria e onestà.
Chi conosce Agrigento davvero, lo sa. Il resto è solo… propaganda.




