Multa Antitrust da 20 milioni a CoopCulture: va rivista la gestione del Parco Valle dei Templi

Un terremoto giudiziario e morale ha colpito il settore dei beni culturali italiani. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha inflitto una multa di 20 milioni di euro alla società CoopCulture, insieme a sei agenzie turistiche, per pratiche di accaparramento sistematico e illegale dei biglietti del Colosseo e dei principali siti archeologici romani.

Una notizia esplosiva, rilanciata dal Corriere della Sera, che non può lasciare indifferente nemmeno Agrigento: CoopCulture, infatti, gestisce i servizi di biglietteria e accoglienza del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, uno dei siti più importanti d’Italia e cuore pulsante del progetto Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Dopo la pesante sanzione da 20 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a CoopCulture per accaparramento sistematico e illegale dei biglietti del Colosseo e di altri siti archeologici italiani, Report Sicilia ritiene doveroso intervenire con una riflessione, anche in relazione al territorio agrigentino.

Il Parco Archeologico della Valle dei Templi è estraneo ai fatti

È bene chiarire subito che il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, sotto la direzione del dott. Roberto Sciarratta, non ha nulla a che vedere con i fatti oggetto della sanzione.
L’unico collegamento è rappresentato dal fatto che CoopCulture, in quanto vincitrice di una gara pubblica, gestisce attualmente alcuni servizi di biglietteria e accoglienza e tutti i servizi aggiuntivi nel sito archeologico agrigentino.

Una gara, peraltro, che sta per giungere a scadenza e la cui riassegnazione è attesa entro la fine di maggio.

Report Sicilia chiede vigilanza e massima attenzione

Alla luce della gravità dei fatti contestati a livello nazionale, Report Sicilia invita ufficialmente il Parco della Valle dei Templi a vigilare con particolare attenzione su tutte le fasi relative al nuovo affidamento.

Legalità, trasparenza e pieno rispetto dei principi di concorrenza devono essere i pilastri su cui costruire qualsiasi collaborazione futura. In particolare, si chiede:

  • Che venga valutato il profilo reputazionale delle società partecipanti alla nuova gara;

  • Che si eviti qualsiasi automatismo o prassi che favorisca l’accaparramento dei biglietti da parte di soggetti non controllati;

  • Che si garantisca l’accesso equo e diretto dei cittadini ai servizi di visita del Parco.

La cultura si fonda sulla fiducia

Agrigento è Capitale Italiana della Cultura 2025. Non è possibile ignorare che la credibilità del sistema di gestione culturale è oggi più che mai sotto i riflettori.

Non basta avere siti straordinari come la Valle dei Templi: occorre anche dimostrare, con atti concreti, di saperli amministrare in maniera trasparente, inclusiva e onesta.

Il Parco, che ha sempre dimostrato serietà e competenza, può oggi fare la differenza, confermandosi un esempio virtuoso di buona amministrazione.

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