L’inchiesta della Procura di Agrigento sui presunti appalti truccati si allarga a Palermo: coinvolto anche un dirigente regionale del Dipartimento Politiche Urbane. Le intercettazioni rivelano il flusso di denaro. La frase simbolo? “Il Natale si festeggia sempre”.
L’inchiesta “Appalti e mazzette”, condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento e dalla Squadra Mobile diretta dal vicequestore Vincenzo Perta, non si ferma più. Dopo aver scoperchiato un presunto sistema corruttivo nella provincia agrigentina, oggi l’indagine varca i confini locali e punta dritta al cuore della burocrazia regionale.
Come riportato da Grandangolo Agrigento in un approfondito articolo (link in calce), tra le carte – almeno quelle sinora rese note – compare il nome di un dirigente regionale del Dipartimento Politiche Urbane e Abitative della Regione Siciliana, finito al centro delle attenzioni investigative.
Il personaggio emerge dall’analisi delle conversazioni tra i già noti imprenditori favaresi Diego Caramazza e Luigi Sutera Sardo, e il dirigente tecnico Sebastiano Alesci, burocrate licatese che secondo gli inquirenti fungeva da mediatore strategico per gli appalti pubblici.
Il flusso delle mazzette: da Favara a Palermo
Secondo le intercettazioni, si parla esplicitamente di somme tra i 20 e i 25 mila euro da destinare al “livello superiore”. In un passaggio chiave, si sente:
“Gli mettiamo 20? E gli mettiamo 20 con questi… che cazzo vuole!”
La somma – secondo gli investigatori – avrebbe seguito un percorso chiaro: dai Caramazza a Sutera Sardo, quindi ad Alesci, e infine nelle mani del dirigente regionale a Palermo.
L’intercettazione simbolo: “Il Natale si festeggia sempre”
Ma è un altro dialogo captato a fornire una chiave emblematica del rapporto confidenziale e consolidato tra i protagonisti:
“No no no.. dimmi una cosa… lo festeggiamo sto natale quest’anno?”
“Ti voglio bene… il Natale si festeggia sempre”.
Una frase che, agli occhi degli inquirenti, rappresenta molto più di una battuta: è il simbolo di un sistema rodato, garantito, duraturo.
Chi è il dirigente regionale coinvolto?
Il nome non è ancora stato diffuso ufficialmente, ma secondo Grandangolo, il soggetto era già noto alle forze dell’ordine, essendo stato coinvolto in passato in un’inchiesta su rifiuti e mafia. Tutto fa pensare che si tratti di una figura centrale nei meccanismi di assegnazione e controllo degli appalti pubblici regionali.
Un sistema che si espande
L’inchiesta partita dal territorio agrigentino oggi coinvolge più procure siciliane, come confermato dalla testata Grandangolo. La trama delle relazioni e degli scambi illeciti si infittisce e tocca la stanza dei bottoni della Regione Siciliana.
In attesa di sviluppi ufficiali, il quadro che emerge dalle carte già disponibili è inquietante: una rete consolidata di interessi, favori e denaro, in grado di inquinare non solo le realtà municipali, ma anche le strutture regionali.
🔎 Report Sicilia continuerà a monitorare passo dopo passo gli sviluppi dell’inchiesta, con un solo obiettivo: verità, trasparenza e informazione.
“Appalti e mazzette”, indagini anche su dirigente regionale: “Natale si festeggia sempre”