Dai dialoghi captati emergono pressioni, appuntamenti riservati e documenti pubblici consegnati a privati. Il progetto della rete fognaria Plaia come merce di scambio.
AGRIGENTO – Un sistema opaco di favori e documenti che viaggiano fuori dalle vie istituzionali emerge dalle intercettazioni raccolte, coordinato dalla Procura di Agrigento. Protagonisti: l’architetto Sebastiano Alesci, dirigente tecnico del Comune di Licata e il sindaco di Maletto (CT), Giuseppe Capizzi, entrambi legati da interessi imprenditoriali e politici. In mezzo: la rete fognaria della Plaia di Licata e oltre 16 milioni di euro di progetto.
Il contenuto delle intercettazioni
27 aprile 2025, ore 19:45 – Utenza Alesci → Capizzi
Capizzi pressa Alesci:
“È una cosa che mi hai chiesto cento volte… ancora mi devi dare i documenti e non me li hai dati. Domani ho l’appuntamento per te.”
Alesci si mostra infastidito ma concorda:
“Ci vediamo al distributore di Carrapipi alle nove. Non ti scordare i documenti.”
La località “Outlet” viene nominata ma rifiutata da Alesci, che impone il luogo d’incontro.
27 aprile 2025, ore 19:49 – Alesci → Furnò Maurizio
Poco dopo, Alesci chiama il geometra comunale Furnò Maurizio:
“Mi devi stampare quella relazione sulla rete fognaria della Plaia, quella da sedici e tre (milioni, ndr)… Poi abbiamo tutto il progetto, me lo stampi e fai un file, lo metti in una chiavetta.”
Furnò acconsente a fornire tutto, sia in formato cartaceo che digitale, entro venti minuti.
27 aprile 2025, ore 20:19 – Alesci → Furnò
Alesci insiste per avere anche il quadro economico:
“La relazione, col quadro economico. Stampala che io sto arrivando.”
28 aprile 2025, ore 09:32 – Capizzi → Alesci
L’incontro avviene. Capizzi chiede dove sia Alesci, il quale risponde:
“Sono davanti al cimitero di Valguarnera, sto arrivando, la bagascia di tua sorella.”
Dialogo surreale e confidenziale tra due figure istituzionali, lontano da ogni formalità.
Il progetto conteso
La documentazione in questione riguarda un progetto pubblico da 16.300.000 euro per la funzionalizzazione della rete fognaria del rione Fondachello-Plaia, per il quale Alesci risulta Responsabile Unico del Procedimento (RUP), nominato con determinazione sindacale n.54 dell’11.07.2022.
Tale materiale, che non dovrebbe uscire dai canali ufficiali, viene invece trasferito fisicamente e digitalmente, fuori da ogni protocollo, per essere consegnato a una terza persona con cui Capizzi – soggetto colpito da interdizione dai pubblici uffici – aveva un appuntamento a Catania.
Un sistema consolidato
Secondo la Squadra Mobile di Agrigento, Alesci è al centro di un “sistema politico-imprenditoriale-affaristico” che mirava a intercettare finanziamenti pubblici e pilotare gli appalti verso soggetti graditi. Le intercettazioni rivelano una rete consolidata di relazioni clientelari tra pubblici funzionari e imprenditori, pronti a scambiarsi favori e documenti in violazione della trasparenza amministrativa.
Il tono delle conversazioni, la confidenza e la pressione per avere i documenti in tempi strettissimi pongono inquietanti interrogativi su quante altre gare siano state “preparate” allo stesso modo. La Procura di Agrigento prosegue l’indagine, e quanto già emerso è solo una parte di un quadro che si fa ogni giorno più chiaro.

