Il Consorzio Della replica alle dimissioni del Direttore Lavori sull’appalto AICA, denunciando danni d’immagine e condotte ostruzionistiche.

Agrigento – La vicenda dell’appalto per la rete idrica di Agrigento continua ad alimentare tensioni e polemiche. Dopo le dimissioni del Direttore dei Lavori, presentate alla vigilia di Ferragosto con grande eco mediatica, arriva la replica ufficiale del Consorzio Stabile Della, firmata dall’amministratore unico Antonino Catania e dall’avvocato Giuseppe Scozzari.

Nella nota, indirizzata all’AICA, al Comune di Agrigento, all’ATI 9 e persino all’ANAC, il Consorzio respinge “in toto” le accuse mosse dal Direttore dei Lavori, denunciando come la scelta di divulgare pubblicamente le dimissioni in pieno periodo festivo abbia prodotto un “grave danno di immagine” alle imprese coinvolte.

Secondo il Consorzio, le reali motivazioni dietro le dimissioni sarebbero da ricondurre non a presunte irregolarità operative, bensì al “notevole incremento dei costi fissi a carico dell’Ufficio di Direzione Lavori”, costi non preventivati in fase di gara.

La replica entra nel merito, ricostruendo con precisione date e documenti:

  • l’incarico di direzione lavori è stato affidato il 13 dicembre 2023, ma solo un anno dopo la DL ha segnalato carenze progettuali, bloccando di fatto l’avvio del cantiere;

  • il 2 maggio 2025, alla vigilia della stipula del contratto, la Direzione Lavori avrebbe tentato di bloccare ulteriormente l’appalto sollevando dubbi sulla necessità di rielaborare il progetto esecutivo;

  • il 14 e il 17 luglio 2025 la stessa DL ha disposto sospensioni dei lavori sulla condotta di avvicinamento alla rete “Viale” per mancanza di autorizzazioni, circostanze che – secondo il Consorzio – non rientravano tra le responsabilità dell’appaltatore.

Nonostante tali criticità, il Consorzio sottolinea come i lavori abbiano comunque ripreso vigore, rispettando il cronoprogramma nonostante ostacoli ulteriori, come l’ordinanza regionale che vietava di lavorare nelle ore più calde a causa del rischio elevato per la salute degli operai.

“La rescissione del contratto sarebbe contraria al pubblico interesse” – scrive il Consorzio – evidenziando come la collaborazione con la Stazione Appaltante abbia consentito di recuperare il tempo perduto in una fase delicata per la città, alle prese con una drammatica emergenza idrica.

Infine, la nota solleva un punto non secondario: con le dimissioni, il Direttore Lavori ha imposto al Consorzio di interfacciarsi solo con il RUP per ogni esigenza cantieristica, creando un vuoto istituzionale sulla gestione del cantiere.

Il Consorzio Della conclude respingendo le accuse e riservandosi “di avviare le opportune tutele” legali, mentre resta in attesa del parere ufficiale del Comitato di Coordinamento Tecnico sull’andamento dell’appalto.

Un nuovo capitolo, dunque, in una vicenda che vede intrecciarsi emergenze, burocrazia e responsabilità, e che continua a tenere con il fiato sospeso un’intera città in attesa di risposte concrete sull’acqua che ancora manca.

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