Appalto rifiuti, SEA srl esclusa a Viterbo: ad Agrigento servono trasparenza e chiarimenti

AGRIGENTO – VITERBO – Dopo l’inchiesta pubblicata da Report Sicilia sulla gestione dell’appalto rifiuti ad Agrigento e i legami con la SEA Servizi Ecologici Ambientali s.r.l., arriva ora una conferma ufficiale che getta ulteriori ombre: la determinazione dirigenziale n. 676 del 19 marzo 2025 determina dirigenziale n. 676 del 19.03.2025 comune di viterbo del Comune di Viterbo ha escluso dalla gara per la gestione dei rifiuti proprio il raggruppamento temporaneo d’imprese SEA–ISEDA, nonostante fosse risultato primo in graduatoria.

L’esclusione per irregolarità fiscali

La RTI SEA–ISEDA è stata estromessa perché, durante la fase di verifica dei requisiti, è emersa una violazione fiscale non definitivamente accertata a carico della SEA s.r.l., come evidenziato da una certificazione dell’Agenzia delle Entrate del 3 dicembre 2024.

La stazione appaltante, dopo aver avviato un contraddittorio e acquisito un parere legale, ha escluso il raggruppamento con atto ufficiale. L’aggiudicazione è così passata al secondo classificato: il RTI Gesenu–COSP Tecno Service, per un valore contrattuale superiore a 76 milioni di euro (compresa l’opzione di proroga biennale).

Le conseguenze sul caso Agrigento

La notizia ha una forte risonanza anche ad Agrigento, dove la SEA s.r.l. gestisce da tempo il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Alla luce di quanto accaduto a Viterbo, Report Sicilia rilancia la domanda: come si stanno effettuando i pagamenti alla SEA ad Agrigento? E soprattutto, in che modo è stata prorogata – per ben due volte – la durata del contratto con l’azienda?

La richiesta di trasparenza al Comune di Agrigento

Alla luce di questi nuovi elementi, sarebbe opportuno e doveroso che il Segretario generale del Comune di Agrigento, nella sua qualità di Responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione, renda pubblici tutti gli atti relativi:

  • ai pagamenti effettuati alla SEA;

  • alle due proroghe contrattuali già concesse;

  • ai criteri utilizzati per rinnovare l’affidamento senza gara, in un settore così delicato.

I cittadini hanno il diritto di sapere se i principi di legalità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione siano stati rispettati, anche in considerazione dei milioni di euro movimentati e della centralità del servizio rifiuti nella vita quotidiana di ogni agrigentino.

“Non è accettabile che un’azienda esclusa altrove per problemi fiscali continui ad operare senza che l’amministrazione dia spiegazioni chiare alla città”, commenta un lettore a Report Sicilia.


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