Il Codacons, tramite il Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali, Giuseppe Di Rosa, ha risposto duramente alle dichiarazioni dell’assessore alla Pubblica Istruzione di Agrigento, Gioacchino Alfano, in merito alla riduzione delle ore del servizio ASACOM per i bambini disabili. L’assessore ha definito “barbare” le critiche ricevute, difendendo il taglio del 20% delle ore, che si riduce dal precedente 40%, come una misura necessaria per garantire la copertura economica fino a Natale.
“I veri barbari sono i componenti dell’amministrazione” – ha ribattuto Di Rosa – “che, senza nessun nulla osta e in modo illegittimo, hanno deciso di ridurre le ore previste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) per i bambini disabili, applicando una riduzione uniforme senza considerare il fabbisogno individuale di ciascun bambino. Questo taglio arbitrario ha compromesso l’assistenza obbligatoria per legge, violando i diritti fondamentali delle fasce più deboli della nostra comunità”.
Il Codacons ha sottolineato che l’amministrazione comunale ha operato un taglio indiscriminato senza tener conto delle specifiche esigenze dei bambini disabili, come stabilito dalla normativa. “Non si tratta di una misura inevitabile,” ha proseguito Di Rosa, “ma di una decisione politica. E ciò che rattrista è che questi tagli siano stati effettuati mentre si continua a sostenere altri costi non essenziali, come l’incremento delle indennità di funzione di sindaco, assessori e altre cariche politiche, tra cui presidente e vicepresidente del Consiglio Comunale, che hanno deliberato un aumento dal 1° gennaio 2024”.
In merito alla questione dei fondi, il Codacons ha ripetutamente evidenziato che ci sono fondi comunali disponibili, come il fondo di riserva del sindaco, che potrebbero coprire il fabbisogno residuo per il servizio ASACOM fino alla fine dell’anno. L’associazione ha inoltre suggerito di destinare parte delle indennità degli amministratori, che ammontano a cifre significative, al finanziamento del servizio di assistenza per i bambini disabili.
“Il Comune di Agrigento non può continuare a giocare con i diritti dei più deboli” – ha concluso Di Rosa – “L’assistenza ASACOM non è un servizio facoltativo, ma un diritto fondamentale che deve essere garantito in modo equo e senza discriminazioni. L’amministrazione deve prendersi le proprie responsabilità e trovare le risorse per garantire il servizio al 100%, senza ulteriori scuse o rinvii”.
Infine, il Codacons ha ricordato che un genitore ha già presentato un ricorso legale contro la condotta del Comune, definita discriminatoria, per il riconoscimento di sole 18 ore settimanali di assistenza, a fronte delle 30 previste. L’associazione continuerà a monitorare la situazione e non esclude ulteriori azioni legali per tutelare i diritti dei bambini disabili e delle loro famiglie.