AGRIGENTO. Che il personale del Comune fosse in sofferenza è cosa nota da anni. Il numero degli impiegati si è progressivamente ridotto e l’età media si è alzata. Le previsioni confermano un quadro ancora più critico: 15 pensionamenti nel 2025, 10 nel 2026 e 17 nel 2027.
Al 31 dicembre 2024, la dotazione organica stabile contava 354 dipendenti, di cui 196 part-time.
Di fronte a questa erosione progressiva dell’organico, la Giunta guidata dal sindaco Franco Miccichè ha approvato il nuovo Piano triennale del fabbisogno di personale (2025-2027), predisponendo un piano di assunzioni e stabilizzazioni che, sulla carta, punta a rafforzare i servizi essenziali e a dare risposta a settori privi di personale.
Il Comune rientra nei limiti di spesa: c’è margine, ma solo se il bilancio è sostenibile
Secondo la relazione allegata al Piano, la spesa del personale rappresenta oggi il 20,58% delle entrate correnti, contro il limite normativo del 27% previsto per i Comuni con la stessa fascia demografica.
Questo dato, formalmente “virtuoso”, consentirebbe – sempre sulla carta – una espansione della spesa per il personale fino a circa 3,8 milioni di euro nel triennio.
Le assunzioni previste avrebbero un costo stimato di 1.019.233 euro annui, inferiore al costo delle cessazioni previste (1.461.961 euro). In sostanza, la Giunta sostiene che le assunzioni non aggraverebbero la spesa, perché compensate dai pensionamenti.
Ma c’è un punto centrale, tutt’altro che secondario: l’attuazione del piano è subordinata all’approvazione del Bilancio di Previsione 2025, lo stesso Bilancio che il progetto civico “Tutti insieme per una città normale” e il consulente economico Salvatore Licari hanno definito pubblicamente:
«Irrealistico, gonfiato e non conforme ai principi di veridicità e attendibilità».
Il bilancio – secondo quanto già evidenziato nel tour dei quartieri – triplicherebbe le entrate comunali, portandole a 195 milioni, senza adeguata copertura documentale. Se quel bilancio venisse ritenuto non attendibile, l’intero piano occupazionale non potrebbe partire.
Cosa prevede il Piano assunzionale
| Figura | Modalità | Decorrenza | Note |
|---|---|---|---|
| 3 Dirigenti (amm.vo, tecnico, comandante PL) | Tempo indeterminato | 1 gennaio 2026 | Rafforzamento vertici apparato |
| 1 Funzionario tecnico | Tempo indeterminato | 2026 | Supporto uffici lavori pubblici |
| 14 Assistenti sociali | T.I. 28 ore | 1 gennaio 2026 | Oneri cofinanziati da “Fondo Povertà” |
| 2 Agenti Polizia Locale | Tempo indeterminato | 1 gennaio 2026 | Potenziamento organico vigili |
| 1 Funzionario amm.vo + 1 informatico (da PNRR) | Stabilizzazione | 2026 | Struttura digitale e gestione fondi |
| Categorie protette (2 figure tecniche) | Assunzione obbligatoria | 2026 | Copertura posti L.68/99 |
| 31 Progressioni verticali interne | Entro dicembre 2025 | Con fondi dedicati | 5 esecutori, 10 istruttori, 16 funzionari |
| Aumento orario part-time (196 dipendenti) | Da 34 a 36 ore | Da aprile 2026 | Costo spostato sull’amministrazione futura |
Si aggiungono:
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3 tecnici specializzati finanziati dal Programma Nazionale Coesione fino al 2029.
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19 figure professionali (psicologi, educatori, amministrativi) finanziate dal Piano Nazionale Inclusione per 3 anni a partire da novembre 2025.
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Comando di 12 istruttori dalla SRR Ato, per evitare costi IVA su servizi di supporto.
La domanda politica: coincidenze del calendario o strategia pre-elettorale?
Le assunzioni più consistenti partirebbero dal 1 gennaio 2026, solo due mesi prima delle elezioni amministrative del 2026.
In parallelo, AICA, pur in una condizione finanziaria definita “critica” dalla stessa azienda, sta procedendo a nuove assunzioni.
Il progetto “Tutti insieme per una città normale” pone quindi una domanda trasparente:
Si tratta di programmazione strutturale o di un’operazione che rischia di assumere caratteristiche pre-elettorali?
Il nodo centrale: il Bilancio
Se il Bilancio 2025 venisse approvato così com’è, il piano di assunzioni potrebbe effettivamente partire.
Ma se la Corte dei Conti ravvisasse irrealismo contabile o scostamenti, il Piano si fermerebbe, lasciando i settori sguarniti e i servizi scoperti.
Il progetto civico ha annunciato:
«Se il bilancio verrà discusso in aula nelle condizioni attuali, chiederemo ai consiglieri di votare in scienza e coscienza. E se necessario, sarà trasmesso alla Corte dei Conti per valutazione di conformità.»
Il tema delle assunzioni non è solo numerico.
È una questione di:
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trasparenza
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sostenibilità
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responsabilità politica
Una città con organici ridotti ha bisogno di personale.
Ma una città con conti fragili ha ancora più bisogno di verità nei numeri.
ADESSO E’ UFFICIALE, PARTITA LA CAMPAGNA ELETTORALE

